Francesca Rossini: la Buona Scuola in classe

La scuola ai tempi della legge che fa tanto clamore, la “buona scuola” che di fatto ha creato tanti e diversi problemi soprattutto ai docenti che hanno dovuto lasciare il luogo natìo per trasferirsi persino in regioni lontane. Un ambiente scolastico non sempre facile. Un giro di insegnanti che cedono ai guai e si convertono all’amore. Un libro, dell’insegnante Francesca Rossini, che abbiamo incontrato e che ha chiarito come è importante la scrittura nei momenti di difficoltà.

Il maestro parla strano: Amori e guai ai tempi della ‘buona scuola’, com’è nata l’idea di scriverlo?
Direi che “non poteva non nascere” visto che è l’ambiente dove lavoro ogni giorno, la mia amata, disastrata scuola.
A parte gli scherzi, nasce da questo enorme cambiamento che è scoppiato quest’anno, con l’avvento della “buona scuola” e lo scombussolamento che ha portato nella vita di tutti gli insegnanti. Un cambiamento che ha reso possibile l’incontro e la collaborazione tra un professore di Scienze motorie di Piacenza e una maestra della Primaria, della provincia romana.

Chi sono Laura e Lorenzo?
Laura è un’insegnante di Scuola primaria, la classica maestrina con i capelli raccolti e gli occhiali, lo sguardo severo, ma che si scioglie in un sorriso davanti ai suoi piccoli alunni. Vive con l’anziano padre ed è fidanzata da quando aveva 17 anni con Fulvio, quasi un secondo padre per lei, vista la differenza d’età. Laura è una donna che non si lascia andare, che ha paura di deludere le persone che ama e che ci tiene a mantenere la facciata di rispettabilità che si è costruita negli anni.
Lorenzo è un professore di Scienze motorie di Piacenza, immesso in ruolo ad anno iniziato, con la fase C delle assunzioni, fuori provincia. In questo modo entra a far parte del ‘famigerato’ organico di potenziamento, ovvero non va nel suo grado di scuola, ma ad ‘aiutare’, potenziando quello di una scuola primaria. Lorenzo è… il contrario di Laura: allegro, chiacchierone, un po’ caotico, sempre senza un soldo, ma con il sorriso sulle labbra.
I due dovranno convivere a scuola e persino vivere nello stesso palazzo, vi lascio immaginare le situazioni che si creeranno: contrasti, liti, ma anche tante risate.

Come è nata la sua passione per la scrittura?
Ho sempre amato scrivere, ho iniziato narrando e illustrando storie per i miei alunni, poi, durante una gravidanza costretta a letto, è nato Phoenix, il mio primo romanzo edito da Lettere Animate e da lì non mi sono più fermata: la scrittura è divenuta valvola di sfogo ed esigenza.

Una frase del libro a cui è più legata?
«Ma era felice per lui, per loro, per la scelta di quella donna, che si era dimostrata più forte del previsto, che aveva saputo reagire e lottare per i suoi bambini. La invidiò quasi, nonostante la sua storia di sofferenze. Ne sarebbe stata capace lei? Mollare tutto e ricominciare?»

Tre aggettivi per descriversi?
Creativa, sbadata, tenace.

Progetti futuri?
Ho la testa che mi frulla di progetti, continuare a scrivere di sicuro, per ora mi diverto a inventare romance contemporanei, ironici, ma forse potrei tentare di tornare al mio primo amore: il thriller.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice