Cristina Caboni: i profumi della natura

 

Torna Cristina Caboni con un nuovo libro, Il giardino dei fiori segreti, edito da Garzanti. La ricordiamo per i suoi testi intensi di profumi, del miele, dei fiori e della natura. In questa intervista racconta della sua passione per la scrittura e dei suoi progetti futuri.

Come è nata l’idea di scrivere il libro?
Ogni mio romanzo ha una sua genesi precisa, che lo identifica e lo rende unico. Un po’ come accade per i figli. Il giardino dei fiori segreti possiede elementi che mi son stati ispirati dai miei lettori, i quali mi hanno raccontato le loro esperienze in giardino, mi hanno parlato delle loro vite, e di quanto la natura fosse importante per loro. La mia personale esperienza di apicoltrice e di amante dei fiori ha fatto il resto. Così con molta semplicità, è stato l’ambiente che mi circonda a illuminarmi.  

Una frase del romanzo che lo rappresenta di più?
«Guardatevi intorno, la vita vince sempre. Anche adesso, sotto quel fango, c’è la vita. È come quando ai primi caldi i rami, anche quelli apparentemente secchi e pieni di spine, si coprono di gemme. Tutto è movimento, tutto è azione, in un giardino. L’acqua che scorre, i semi che germogliano sottoterra, i fiori che sbocciano. Noi ci ritroviamo dentro il giardino perché lui è l’espressione della nostra anima, della nostra mente.»

Cosa rappresenta la scrittura per lei?
La possibilità di vivere intensamente. Quando scrivo non conosco limiti. Posso essere una profumiera che a Parigi crea essenze perfette, e giuste, che comprende il mistero dell’olfatto, e riesce a risorgere da quelle che pensa siano le ceneri della sua esistenza semplicemente confidando in se stessa. Oppure posso girare il mondo su un camper con un gatto e un cane e conoscere antiche leggende. Invece ne il giardino dei fiori segreti sono la discendente di una dinastia di giardinieri che hanno stretto un patto con la natura e possiedono l’abilità di far fiorire prati e vallate.

Uno scrittore che ama?
Richard Mason che con il suo Anime alla deriva mi ha mostrato quanto la vita possa trasformarsi in una serie di eventi casuali concatenati tra loro così fortemente da diventare una prigione di intenti.

Tre aggettivi per descriversi?
Emotiva, caparbia, sognatrice.

Progetti futuri?
Sto lavorando a un romanzo che mi piace moltissimo e che credo sorprenderà i miei lettori.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice