Malamadre – Lilia Carlota Lorenzo

Dopo il successo de Il cappotto della macellaia (Mondadori, 2016), torna la scrittrice di origini argentine Lilia Carlota Lorenzo con Malamadre, il suo secondo romanzo attualmente in formato digitale su Amazon. In tempi non sospetti, l’autrice aveva pubblicato da sé entrambi i suoi libri, prima di essere scoperta dalla grande casa editrice a seguito di un entusiastico passaparola. “Malamadre” risale quindi al 2013 e parrebbe essere il più vecchio, ma considerando l’edizione di Mondadori, si spiega l’arcano.

L’autrice conferma il suo talento nel congegnare trame surreali, in quelle sconfinate pampas dell’Argentina che ben conosce. Sue sono le atmosfere alla Garcia Marquez, così come quel “cinismo” che risulta efficace nel mettere l’uomo di fronte ai suoi stessi vizi. Per dirgli, in sostanza, che chi è causa del suo male, altro non deve fare che piangere se stesso.
Le miserie del genere umano vengono a galla in maniera mai forzata, accompagnate da una sottile ironia che caratterizza la prosa di questa scrittrice.

Inventare trame “bislacche”, come la Lorenzo fa in questo romanzo, non è da tutti. Serve una grande maestria nel “mentire” al lettore e introdurlo in un ambiente suggestivo, che mai potrebbe essere reale. E la capacità dell’autrice sta proprio nel guidarlo nei ragionamenti fantastici dei suoi personaggi, senza che mai egli si chieda se una tal storia potrebbe o meno reggersi in piedi. A chi scrive non importa nulla di essere credibile: non si pone il problema. Racconta quello che crede; ammalia il lettore con la sua fervida fantasia; con la sua prosa talvolta ruvida e le sue storie “strampalate” eppure così attuali, perché arrivano a smascherare i peggiori vizi e a denunciare una società malata, che agisce nell’ombra e nasconde troppi segreti.

Malamadre parla del giovane Pericle, amante delle donne e della buona tavola, che nel suo essere sprovveduto cade vittima della lusinga, e dopo un incidente avuto con l’auto, viene ospitato nel paese di Fortaleza, dove le donne sono tutte propense ad aiutarlo e gli si offrono ad ogni angolo. Un paese strano, in cui prosperano campi e coltivazioni, e la sua attività di venditore di biancheria intima subisce una brusca impennata.
Inutile dirvi che non vi rovinerò il piacere della lettura, anticipandovi la trama. Sappiate solo che il sottotitolo recita La Confraternita delle Giarrettiere, e che nel paese prosperano molte donne. Che nel romanzo ci sono molte gatte, tutte grigie; molti intrighi, e una figura centrale di madre, quella di Pericle, che dà anche origine al titolo. Una “malamadre”, quindi? In spagnolo – ma non solo – “cattiva”? Lo avete detto voi, non io.

L’autrice non è di madrelingua italiana e l’opera non è stata sottoposta ad editing. Questo, per dovere di cronaca, bisogna dirlo, anche perché qualche refuso c’è. Ma Lilia Carlota Lorenzo ne è consapevole, anzi, lo afferma lei stessa e se ne scusa, appena dopo la sinossi. Quell’umiltà difficile da trovare e che possiede solo chi, per la scrittura, ha la giusta stoffa.

 

Malamadre. La confraternita delle Giarrettiere
Lilia Carlota Lorenzo
Amazon, 2013
Pagine 180
Ebook € 2,99

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa