La Santa piccola – Vincenzo Restivo

La Santa piccola è l’ultimo romanzo dello scrittore casertano Vincenzo Restivo, pubblicato nel marzo 2017 da Milena Edizioni. Si tratta di una storia ambientata a Forcella, uno dei quartieri popolari di Napoli, di grande intensità e di potente impatto. Un’opera che mi ha emozionato e avrei voluto non fosse tanto breve.
La tecnica narrativa utilizzata è cinematografica, poiché l’autore fa parlare a turno i suoi personaggi come fossero davanti ad una macchina da presa. Un dialogo diretto col lettore che immortala i loro “confessionali”, per utilizzare un linguaggio contemporaneo.

Lino, Mario e Assia hanno diciassette anni e vivono i loro primi turbamenti d’amore. La Napoli descritta è quella del degrado; dell’assenza di valori e di educazione; della povertà e della camorra. E soprattutto quella della delinquenza. Essere nati nei rioni popolari di una delle città più belle al mondo, purtroppo, porta a vendere l’anima al diavolo pur di riuscire a pagare la propria miseria.
Mario e Lino si prostituiscono per denaro, in ambienti facoltosi e perversi. Troppe le responsabilità sulle loro spalle e nessuna via d’uscita. Mario aiuta il padre a vendere profumi annacquati al mercato, mentre a Lino hanno ucciso il genitore e gli è rimasta a carico una madre depressa. Assia non se la passerebbe troppo male, se non fosse che i suoi sentimenti non vengono presi in considerazione. Il suo amore per Lino è aspramente osteggiato, dato che il ragazzo non piace alla sua famiglia.

Lino, dal canto suo, sogna di sposare Assia; mentre Mario attende che Lino s’innamori di lui, quando sfrecciano sul Liberty senza assicurazione, col vento nei capelli. A Mario non piacciono gli uomini, ma Lino sì. Solo lui, e per questo talvolta non sopporta Assia, per la quale prova una sorta di inconfessabile gelosia.
Accanto a loro abita la piccola Annaluce, che chiamano la Santa piccola, una bambina che ha la fama di avere delle visioni e che tutto il vicinato venera. La tragedia è però in agguato: è ineluttabile, quando si vive nell’inganno e nella violenza.

Quasi fosse un reportage, Vincenzo Restivo evidenzia come il denaro possa comprare tutto, compresa l’innocenza. I personaggi sono in conflitto coi loro sentimenti, sebbene non ne siano consapevoli. Vige la legge del branco, dove l’uomo deve essere virile ad ogni costo, e nessuno può cedere all’emotività. I ragazzi possono anche masturbarsi fra loro, ma il bacio è qualcosa di intimo, che fa scattare l’aggressività, perché è ammesso tutto ma non due maschi che si baciano.
La prosa è ricca di termini napoletani; il linguaggio è diretto, “sgrammaticato” ma efficace e totalmente credibile. Una redenzione che non giunge, in questo libro; una speranza di salvezza che viene riposta in un miracolo. Ma a fare il miracolo dovrebbe essere Annaluce, una santa troppo piccola e soggiogata. Un eterno ritorno che lascia un finale aperto, per quanto nefasto.

La lettura de La Santa piccola è consigliata a chi crede che i sentimenti non abbiano attenuanti, alternative, ambiguità o indecisioni. Egli si dovrà infatti ricredere.

 

La santa piccola
Vincenzo Restivo
Milena Edizioni, 21 marzo 2017
Pagine: 110
Brossura: € 7,90

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa