Anna sta mentendo – Federico Baccomo

Le bugie abitano un mondo parallelo e, come tanti piccoli tiranni, tessono la loro trama sino a dare una parvenza di verità alla nuova dimensione. Sulla dicotomia realtà-finzione si erge il nuovo romanzo di Federico Baccomo, Anna sta mentendo (Giunti, 2017).
Di questa storia ho apprezzato lo stile, semplice ma in grado di essere sempre evocativo. La trama, altamente congegnata e al passo coi tempi, mi ha coinvolta soprattutto nella seconda parte, a mano a mano che si articolava e la figura del protagonista usciva da congetture astratte, per entrare in una dimensione più “umana”. A catalizzare la mia attenzione sono stati i rapporti familiari che Federico Baccomo ha abilmente descritto. Di come il protagonista abbia reagito alla morte del padre e del legame speciale che si è venuto a creare con la madre, una donna che ha dedicato l’intera vita al suo sposo, e che spesso coglie l’occasione per ricordare di lui degli aneddoti divertenti. Capitoli di un’esistenza che non torna, e che s’impara ad apprezzare solo una volta perduta.

La nostalgia per questo marito e padre si espande, e giunge al fulcro della questione. La vita, così come la morte, sono le uniche urgenze; mentre quel che ruota attorno sembra di fondamentale rilevanza solo se paragonato a piccole cose. Ecco quindi che anche le fantomatiche finzioni di una fidanzata, “sbugiardata” da un’applicazione del telefono chiamata Whats True, diventano secondarie rispetto ai drammi esistenziali.

Quel che più mi ha colpito di Anna sta mentendo è proprio questo: il modo sapiente con cui Federico Baccomo scinde, lentamente e in mezzo ad un mucchio di “abbagli”, la realtà dalla finzione. O meglio, di come le mescola, riuscendo ad estrapolare l’essenziale. Tutte quelle storie che possiamo raccontarci nella mente, senza tuttavia impedire di fare i conti coi nostri affetti. Sono questi, a far “impallidire” ciò che di superfluo ci circonda.

Per il resto, potrei parlarvi di una trama che vede un giovane uomo, Riccardo Merisio, attraversare un momento difficile e poi “risorgere”, con una nuova ragazza e un nuovo lavoro. Di come la tecnologia abbia compiuto passi da gigante, creando addirittura un’applicazione per i messaggi del cellulare in grado di segnalare chi mente o dice il vero. Il fatto che quelli di Anna, questa nuova fidanzata, rechino talvolta la dicitura “Anna sta mentendo”, apre una serie di interrogativi. Ipotesi, esperimenti e valutazioni, in una storia che si sviluppa come fosse un romanzo giallo, mentre i sospetti evaporano e si perdono in una nebbia fitta d’intenti.

Ciascuno di noi, potendo, utilizzerebbe quest’applicazione. Come negarlo? Ma siamo proprio sicuri che sapere, sempre e comunque, sia salutare? Non contribuirebbe invece ad alimentare i tanti mostri che già s’annidano nell’essere umano? Quante domande. Troppe.

Anna sta mentendo, come si suol dire, ha tracciato la strada. Ma, per concludere e citare Manzoni, solo al lettore spetta l’ardua sentenza.

 

Anna sta mentendo
Federico Baccomo
Giunti, aprile 2017
Pagine: 284
Prezzo: € 17,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa