Stupido libro! – Sergio Ruzzier

Alla fine dello scorso mese (28 maggio) si è svolta la premiazione della 36esima edizione del Premio Andersen, ambito riconoscimento attribuito ai libri per ragazzi, con la partecipazione di autori, illustratori e, naturalmente, editori. Quest’anno alla Casa editrice Topipittori, della quale abbiamo già avuto occasione di parlare, è stato assegnato il premio Andersen per le migliori collane di divulgazione artistica e scientifica grazie al progetto “PIPPO – PIccola Pinacoteca Portatile” e “PINO – Piccoli Naturalisti Osservatori”. Tra le motivazioni del riconoscimento «il dialogo perfetto, calibrato e sorprendente tra testo e illustrazioni, che mantiene ritmo e freschezza tanto nelle pagine più descrittive quanto negli spunti pratici e ludici». Sembra un ottimo pretesto per presentarvi un libro davvero carino, edito proprio da Topipittori, scritto e illustrato da Sergio Ruzzier, dal titolo quanto mai irriverente: Stupido libro!, terzo libro dell’autore per la stessa casa editrice.

Questa storia semplice e luminosa è dedicata a un momento molto delicato della crescita dei bambini, l’apprendimento della lettura. Attraverso due piccoli personaggi, un anatroccolo e un insetto, Ruzzier si immedesima nella grande avventura che deve essere, per un bambino curioso, l’appropriarsi pian piano di una forma di linguaggio nuova, quella della comunicazione scritta. Le immagini, in questo breve e intenso viaggio, fungono da supporto e da intermediario, per traghettare i due personaggi – e i lettori – dalla sponda della non comprensione sino all’approdo della scoperta: un mondo fatto di parole, solo apparentemente meno vivide e colorate delle illustrazioni, ma in grado di trasportare il lettore in mondi lontani con una forza di diversa entità rispetto a quella delle immagini.

Ruzzier, che è molto sensibile a tutto quanto riguardi da vicino l’immaginario dei bambini, costruisce le sue storie apparentemente facili con intelligenza, lasciando sempre spazio all’intervento del fruitore, in un rapporto con la lettura che non sia statico ma dinamico, fatto di compartecipazione: una prova di ciò è ad esempio l’elevato grado di riferimenti artistici che uno sguardo più scaltrito può cogliere, quasi in una strizzata d’occhio, nei suoi disegni, tutta una serie di richiami iconografici e culturali che rendono raffinato il pregio delle tavole. In Stupido libro! l’amore per il dettaglio e un sottile umorismo spingono l’autore a omaggiare, tra gli altri, la “Grande onda” del giapponese Hokusai, gli orologi molli di Dalì e il tripudio onirico e immaginifico dei quadri di Hieronymus Bosch, rievocati con inconfondibili accurati tratti nei paesaggi perennemente mutevoli che l’anatroccolo e l’insetto attraversano.

Ma, se è un libro sulla potenza delle parole, che trasportano ed emozionano, perché questo titolo? In primo luogo, per esprimere l’indole libertaria di Ruzzier, che si è espresso in favore di un “allargamento” del canone di proposte in fatto di libri per l’infanzia; in secondo luogo perché, nella storia, tutto comincia con un anatroccolo che si arrabbia per aver trovato un libro diverso da quelli a cui è abituato, un libro senza figure. A cosa serve un libro senza figure? A nulla, se non si sa leggere: ecco l’aspetto sorprendente del viaggio nelle parole che i due amici compiono.

Un testo semplice e profondo, delicato come un acquerello, da regalare a un piccolo lettore, «per l’invito, una volta chiuso il libro, ad alzare gli occhi e guardarsi intorno – tra le stanze di un museo o in un prato all’aria aperta – in cerca del meraviglioso».

 

Stupido libro!
Sergio Ruzzier
Topipittori, 2016
Pagine 40
Prezzo € 14,00

 

Teodora Dominici

Articolista, collaboratrice editoriale free-lance e scrittrice in pectore