Il gruppo sanguigno ci svela chi siamo – Bernard Montain

Grazie alla ricercatrice francese Léone Bourdel, è stata scientificamente strutturata la Psicobiologia, ossia il tentativo medico di risalire alle caratteristiche della personalità mediante il gruppo sanguigno. Questo approccio facilita l’orientamento scolastico e professionale dal periodo dell’infanzia fino all’età adulta, ma offre anche una maggiore comprensione riguardo ai rapporti di coppia – e quindi le intese e le difficoltà – così come ai rapporti tra genitori e figli.

Il dottore Bernard Montain, ricercatore nel campo della Medicina naturale e autore del libro Il gruppo sanguigno ci svela chi siamo − di sole 109 pagine − conobbe la Bourdel circa cinquanta anni fa, che apprezzò molto e delle cui ricerche applicò i dati ai suoi pazienti «in ambito psicologico, naturoterapico e sofrologico», rimanendone molto entusiasta, tanto da proporre una sintesi dell’intero lavoro e dei rispettivi risultati.

Nel riportare la suddetta sintesi e nell’applicare i dati scientifici sui singoli soggetti, si tengono in considerazione «fattori complementari di grande rilevanza, quali quelli connessi all’ambiente affettivo ed educativo del soggetto e gli eventi e le traversie della sua infanzia (e soprattutto dell’adolescenza)». Occorre, quindi, precisare che si tratta di uno studio flessibile, ma certamente utile e affidabile.
Come sappiamo esistono quattro gruppi sanguigni: il gruppo A, il gruppo O, il gruppo B e il gruppo AB. Ogni gruppo presenta il suo temperamento e quindi la sua evoluzione nel corso della vita. Attraverso questi studi si può, così, risalire perfino alla salute o alle malattie più frequenti, all’espressione artistica, alla grafologia, e così via.

L’autore ha definito il «tipo A» l’armonico, poiché è alla costante ricerca di armonia sia con le persone che gli stanno attorno, sia con l’ambiente circostante, essendo in particolare attratto dalla bellezza e dalla meditazione, motivo per cui può «sbocciare» – quindi esprimere al meglio tutte le sue potenzialità e sentirsi realizzato – soltanto se vive queste condizioni.

«L’armonico è innanzitutto un individuo introverso caratterizzato da un’intensa vita interiore, la cui attività affettiva e psichica è rivolta più verso l’interno che verso l’esterno». Sui soggetti del gruppo A, Carl Gustav Jung, nel testo dal titolo Tipi psicologi, afferma sulla donna introversa: «Modi tranquilli, carattere difficile da definire in modo netto, a volte critica, persino sarcastica…» e ancora: «Diffonde la calma intorno a sé, consola e guarisce inconsciamente. Sotto questa apparenza, tuttavia, sonnecchiano affetti e passioni». In quanto all’uomo introverso sostiene, invece: «Non cambia da un momento all’altro i suoi divertimenti, e le sue passioni sono sincere… se accetta un ruolo pubblico lo fa in virtù di un’attitudine specifica, a meno che non sia animato dal desiderio di compiere qualcosa di grande».
Il «tipo O» è il melodico, che − sostiene l’autore − vive molto il presente, cogliendo ciò che gli propone l’attimo che passa, in particolare le varie occasioni di piacere. È estroverso, quindi alla ricerca di contatti sociali e umani, motivo per cui predilige professioni inerenti la comunicazione e il commercio. Ama i viaggi e, possibilmente, la vita comoda.

«L’individuo melodico “investe” completamente nell’ambiente circostante. Il suo interesse è essenzialmente rivolto ai circoli concentrici di cui fa parte (società, famiglia, ambiente professionale) […] È una persona attiva, ottimista per natura, spesso fiera di sé».

Il «tipo B» è, invece, il ritmico ed è ritenuto il soggetto che spesso soffre di ipocondria, poiché sembrerebbe che il suo organismo guarisca con lentezza e difficoltà e questo porterebbe il soggetto del gruppo O a vivere un’estrema vigilanza nei confronti della propria salute. Non a caso è un tipo tattico, uno stratega, che ha maggiore predisposizione per le attività rivolte alla ricerca approfondita verso un dato ambito, in cui si specializza. La persona di questo gruppo sanguigno è molto attratta dall’azione e dall’autorità.

«Il suo comportamento è spesso ritenuto duro, inflessibile, mentre al contrario il suo essere profondo è vulnerabile, estremamente sensibile al minimo disturbo […]. Dice quel che deve dire e fa quel che deve fare senza porsi troppe domande. La sua intelligenza è soprattutto analitica […]. Manca sovente di immaginazione, ma ha il senso dello svolgimento matematico, del tempo che passa, ed è tenace e perseverante».  

In ultimo, il «tipo AB» che è il complesso, ossia l’instabile per propria natura. Il dottor Montain scrive in merito: «È il più sfaccettato dei quattro temperamenti psicobiologici. Se, da un lato, è ricco delle qualità degli altri tre, dall’altro è però profondamente sfavorito dal fatto che esse si oppongano tra loro, che fa del soggetto AB una persona spesso tormentata da incoerenze e contraddizioni».

Un libro molto interessante, ricco di curiosità e spunti per una diversa lettura del magico fluido che scorre nelle nostre vene e sul suo – poi non così invisibile – linguaggio.

 

Il gruppo sanguigno ci svela chi siamo
Bernard Montain
Amrita, 2002
Pagine 138
Brossura € 13,50

 

Monica Murano

Giornalista e poetessa