Un’ invincibile estate – Filippo Nicosia

È invincibile, l’estate, quando si hanno vent’anni! Nonostante riservi dure prove da superare, come nel romanzo d’esordio del messinese Filippo Nicosia, edito da Giunti nel maggio 2017. Perché altrimenti che storia di formazione sarebbe, se l’estate non venisse usata come metafora per far transitare, con le proprie e sole forze, un giovane ragazzo all’età adulta?

Il padre vorrebbe che Diego studiasse Lettere all’università, per quella fervida passione che il ragazzo coltiva per i libri. Ma anche la cucina lo attrae, anzi, Diego è proprio portato. Ancor prima di decidere seriamente cosa ne sarà del suo futuro, e mentre tiene il cosiddetto piede in due staffe e si barcamena in quella vita, ecco giungere la prima batosta. Il padre, talvolta violento se dedito alla bottiglia, col quale il ragazzo ha sempre vissuto da solo dopo la morte della madre, muore all’improvviso, colpito da ictus al tavolo della cucina, con la testa riversa in un piatto di spaghetti. Una scena surreale e al tempo stesso terribile per il ragazzo, al ritorno dal suo turno serale nel ristorante dove lavora, al momento come lavapiatti. Perché sono le sue poche certezze che d’un tratto vanno in frantumi, così come in lui si fa strada la voglia di conoscere quel genitore di cui in pratica sapeva pochissimo.
Al funerale, si materializza anche un fantomatico fratello, allontanato da casa molti anni prima dallo stesso padre, e mandato a vivere a Roma.
Messina e tutta la Sicilia a fare da sfondo, con l’ombra della mafia a fare capolino fra le pagine, messa a “dormire” dall’attentato a Giovanni Falcone del 23 maggio 1992, guarda caso proprio il giorno in cui è nato Diego.

E infatti, questo fratello scapestrato e attore mancato, che viene a bussare alla sua porta in cerca di eredità, si chiama proprio Giovanni. Chiede asilo, ma le motivazioni per cui il padre lo aveva mandato via sono troppo gravi. Certo, la versione che quest’ultimo racconta è differente, ma a chi credere? E soprattutto, questo fratello molto più grande viene a turbare l’equilibrio già precario che Diego si era costruito nel tempo, primo fra tutti il legame speciale ma stagnante con l’amica Ester, sebbene non destinato ad evolvere. Per fortuna che Diego, nel frattempo, incontra Martina, una giovane disinibita che gli farà conoscere le gioie del sesso.

E fra una nuotata e l’altra, con la faccia rivolta allo Stretto e la costa calabra che diventa un miraggio, Diego sogna una vita diversa, che contempli la possibilità di andarsene dall’isolamento che vivere circondato dal mare comporta, ma anche di farvi ritorno a proprio piacimento.

Ecco che, mentre passeggia fra cantieri e viadotti, solcando spiagge coperte di rifiuti, centrali in disuso e zone militari, Diego compie il suo personale percorso, cercando di ribellarsi ed eludere un destino prestabilito. Dove anche il perdono sembra alla sua portata.
Milano, come Roma o la stessa Russia, in cui si è rifugiato un caro amico, diventano allora possibili mete, perché bisogna andarsene per fare ritorno, ed essere abbastanza forti da rimanere in compagnia di se stessi. D’altra parte, lo aveva detto lo stesso Albert Camus, da cui questo romanzo prende il titolo:

«Imparavo finalmente, nel cuore dell’inverno, che c’era in me un’invincibile estate.»

Dove “finalmente” e “in me” diventano parole chiave. Un’invincibile estate è un romanzo sui giovani e per i giovani, affinché riescano a superare tutte le difficoltà che l’esistenza comporta, ritrovando, alla fine, quell’entusiasmo per la vita che sempre e comunque prende il sopravvento.

 

Un’invincibile estate
Filippo Nicosia
Giunti, maggio 2017
Pagine: 218
Prezzo: € 15,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa