L’uomo che dorme – Corrado De Rosa

Scrivere di quel che si conosce è un ottimo modo per risultare credibili. Lo sa bene lo psichiatra salernitano Corrado De Rosa, già autore di numerosi saggi divulgativi, che approda al mondo della narrativa tenendo conto delle sue competenze. L’uomo che dorme, ovvero il noir pubblicato da Rizzoli che nel febbraio 2018 ha fatto la sua comparsa in libreria, più che sugli eventi delittuosi e le indagini investigative, punta a scandagliare la mente. Se dicessi soltanto quella dell’assassino di due anziane prostitute, sarei troppo avara. Perché qui la narrazione si allarga e si addentra nel mondo del protagonista, il dottor Antonio Costanza, psichiatra in ambito ospedaliero e sovente consulente del Tribunale per i crimini violenti di Salerno. Quando parlo di “mondo”, intendo proprio la vita privata e “incasinata” di questo quarantenne in fondo insicuro, che delega tutte le vicende pratiche (bollette e affini) all’anziano genitore; non accetta che il suo matrimonio con Sara sia terminato e che la donna si rifaccia una vita, sebbene non abbia mai fatto nulla per riconquistarla; si sente un padre fallito, poiché non riesce a mettere a fuoco le esigenze del figlio adolescente Luca. Anche la vita privata di Costanza è un disastro, nonostante a sconquassare il suo solito giro di amicizie sia giunta Laura, una giornalista che suscita in lui un certo interesse.

Siamo nel 2012: gli anni della crisi economica, dell’incertezza e di quei figli “sdraiati” di cui Michele Serra parlerà di lì a poco. Tanto per farvi capire che tipo sia Antonio. Fortemente disilluso; altamente evitante. Lo psichiatra vive un momento di apatia che lo porta a rifiutare più volte di formulare una consulenza sul caso del momento: due prostitute barbaramente uccise a Salerno e nessun colpevole certo. Colleghi ciarlatani si arrogano il diritto di tracciare profili su quello che si pensa possa essere un assassino seriale, ma la mente nasconde troppi segreti ed è talmente imprevedibile da scalzare ogni pronostico.

Fino a quando, anche il dottor Costanza verrà chiamato in causa e potrà dire apertamente la sua. Il tutto sempre con un tono ironico, che mescola a momenti di macabra narrazione qualche sana risata.
Il fatto di oscillare fra serio e faceto, fa sì che il lettore avverta ancora di più quel senso di “precarietà” che penso l’autore volesse imprimere alla sua storia.

L’uomo che dorme tocca molte tematiche del nostro tempo. Mette il lettore di fronte a varie dinamiche che si verificano nella società, e per questo non è difficile immedesimarsi col protagonista. Antonio Costanza potrebbe essere uno di noi, che ogni giorno ci arrabattiamo per far sì che tutto collimi nella nostra assurda e frenetica vita. Quando poi interviene il dottor Costanza, allora lì è un’altra cosa. Ci sono molti aspetti da comprendere sul comportamento umano e sulle sue aberrazioni.

Pertanto, non si deve immaginare questo romanzo come un thriller nel senso stretto del termine. È invece la storia di un semplice psichiatra di Salerno. Uno per cui, quando ci si mette d’impegno, la mente ha ben pochi misteri. Lui infatti non cerca un colpevole, ma solo la verità.

 

L’uomo che dorme
Corrado De Rosa
Rizzoli, febbraio 2018
Pagine: 276
Prezzo: € 17,00

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa