So tutto di te – Clare Mackintosh

Scrivere un thriller è un compito difficile, poiché bisogna essere estremamente credibili, sia nello svolgimento dei fatti che nell’epilogo. Tutti i nodi, come si suol dire, devono venire al pettine, dato che il lettore non ama incappare in particolari mai chiariti. Ogni cosa deve collimare e convincere. Ecco perché, spesso, chi ha successo in questo genere letterario è un “addetto ai lavori”. Si muove in un ambiente che è il suo e di cui, non solo per sentito dire, conosce le procedure.

Mi riferisco a giornalisti, criminologi, o agenti di polizia, come nel caso di Clare Mackintosh, autrice britannica di So tutto di te (DeA Planeta, gennaio 2018) che nelle forze dell’ordine ha lavorato per dodici anni, prima di mettersi a scrivere in maniera professionale.

I capitoli si alternano fra un io narrante che si esprime in prima persona e un secondo protagonista, per cui invece l’autrice utilizza la canonica terza persona. Dopo Paula Hawkins (Dentro l’acqua) si avverte una nuova tendenza, anzi, un metodo efficace di raccontare attraverso diversi punti di vista, che viene sempre più utilizzato. Il fatto che il lettore prenda confidenza col narratore e che, subito dopo, questo venga “eclissato” come nella vita reale da un altro personaggio che narra la vicenda a suo modo, permette una maggiore immedesimazione. Uno sguardo d’insieme che si allarga e si espande, e poi torna in picchiata sul particolare, per “cucirsi addosso” a quello che pensavamo essere il protagonista, e invece è anche vittima e detective assieme. Una boccata d’aria ogni tanto, in sintesi, per poi immergersi nuovamente nell’intreccio. Un diversivo per evitare di annoiare.

Zoe Walker (io narrante) è una quarantenne che lavora a Londra in uno studio contabile. Separata e con due figli già grandi, vive col nuovo compagno giornalista. La sua vita è fatta di sacrifici, dato che in casa il denaro scarseggia. Reputando di non avere altra scelta, Zoe percorre ogni giorno un lungo e disagevole tragitto in metropolitana, che da solo servirebbe a scoraggiare anche i lavoratori più determinati. Nel suo presente di pendolare, alla mercé di malintenzionati e loschi figuri (che spesso bazzicano quei luoghi al fine di derubare i passeggeri), vi è la giornaliera consultazione di un giornale distribuito gratuitamente nelle carrozze, sul quale trova, fra gli annunci di chat erotiche, una sua fotografia. Una cosa che la sconvolge e la spinge a stare in guardia, acuendo tutti e cinque i sensi, in abbinata a una fervida immaginazione. Qualcuno l’ha forse presa di mira e la sta seguendo? Chi ci sarà dietro a questa vicenda surreale?

Fai le stesse cose ogni giorno. Sai esattamente dove stai andando. Non sei sola.

Kelly Swift è invece il personaggio narrato in terza persona. Agente declassato alla Polizia dei Trasporti per avere picchiato a sangue un malvivente, ella ha un passato doloroso per il quale si sente in colpa e non riesce proprio a perdonarsi. L’indagine ruota attorno a un sito internet che elargisce informazioni dettagliate sulle donne che prendono i mezzi pubblici con metodicità. Nomi, foto, età, taglia, itinerari, sono informazioni che vengono messe a disposizione e possono essere acquisite da chiunque, anche da molestatori o assassini. Cosa che, per altro, succede, cosicché Zoe e Kelly uniranno le loro forze per scoprire chi sia l’ideatore di questo macabro gioco al massacro. Nell’ombra, e sempre in corsivo, vi è un altro personaggio che dà voce ai suoi pensieri malati. Scoprire la sua identità è la sfida che l’autrice lancia al lettore, in un susseguirsi di colpi di scena che scandiscono un ottimo ritmo.

So tutto di te è un romanzo che ha scatenato pareri discordanti. A me è piaciuto e lo consiglio. La prosa è semplice, è vero, e talvolta appare poco curata. Ci sono termini che si ripetono e alcuni piccoli refusi. Non so se sia un problema di traduzione. Però, questo stile per così dire molto semplice, è anche un punto di forza, perché risulta corrente e credibile. “Aggancia” il lettore e non lo affatica, oltre ad essere estremamente cinematografico ed immediato. Un’opera di 444 pagine che si legge in un lampo.

Inoltre, l’autrice centra il punto e identifica una grossa piaga dei nostri giorni. La totale mancanza di privacy e il fatto che non vi siano delle vere e proprie norme di sicurezza, per chi frequenta i social network. Chiunque può sapere tutto di noi, in qualsiasi momento. Quello che ci si può augurare è che i dati non finiscano mai nelle mani sbagliate.
Un thriller che lascia questo senso di angoscia, capirete bene, per me è riuscito alla perfezione ed è quindi degno di nota.

So tutto di te
Clare Mackintosh
DeA Planeta, gennaio 2018
Pagine: 444
Prezzo: € 17,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa