Migliora la tua vita in 21 giorni – Amedeo Pesce

No, non si può dare torto ad Amedeo Pesce, autore della narrativa Migliora la tua Vita in 21 giorni, Edizione Nicola Pesce, quando afferma che le generazioni del Ventunesimo secolo sono state travolte dallo tsunami dell’informazione. È vero, si è perso quel senso del godere di due sguardi che si incrociano, di due pensieri che si sfiorano, di quella parola che ti giunge all’orecchio e ti fa accelerare il battito del cuore, di quel sorriso che fa impazzire e sembra che ti porti via l’anima. Si, gli sguardi sono ormai fissi sullo schermo di uno smartphone o di un telefonino, non ci si guarda più in faccia, Non si ha più neanche il tempo di chiedere all’amico più caro che incontri: «ciao, come stai?», un’abitudine che prende piede e non per colpa di una tecnologia che avanza. L’autore dispiega la sua onestà intellettuale, da millenni mai fuori moda, fino al punto da chiedere al lettore di chiudere il libro per dieci minuti, non per riflettere o accendere lo smartphone o il cellulare, ma per non pensare, fino a quando non gli affiorano i pensieri della vita quotidiana, per riuscire ad ascoltare sé stesso e il mondo che lo circonda e migliorare così la propria vita in 21 giorni. L’appello dell’autore sembra il richiamo della campana che suona e chiama, rivolta a quella cultura che guarda e non ascolta, per creare dentro di noi il silenzio, quel vuoto che mette da parte tutto per riuscire ad ascoltare se stessi e gli altri. Ci chiede, dunque, di attraversare la dimensione del silenzio per giungere all’ascolto di sé stessi e degli altri per 21 giorni. Quel numero 21, sicuramente non preso in prestito dalla profezia Maya, che voleva nel 21/12/2012 la fine del mondo, ma per l’autore l’impatto del 21 sta nella fortuna, nel successo, in una maggiore soddisfazione della vita e nell’elevazione personale. Coglie nella pubblicità l’influenza a cui essa sottopone l’individuo in ogni particolare, dal modo di vestire, di mangiare, di vivere, fino al punto di avere bisogno di un tutore per muoversi in questo mondo, non solo per sapere ciò che vuole, ma con la lettura di questo libro l’autore sprona a immaginare «Cos’è quindi che volete dalla vostra vita?» Egli invoglia ad analizzare le persone dalle quali si è circondati, a neutralizzare i soggetti che intossicano e fanno perdere tempo inutilmente e nel contempo indica come utilizzare gocce di tempo libero per rendere la vita più sana. Quali sono i vostri obiettivi? Vi siete accorti che quanto più problemi si hanno tanto più voglia si ha di affidarsi alla fortuna, al lotto, al gratta e vinci, sino a giungere alla perdita del controllo delle risorse economiche? Egli, sprona, invece, a scrivere ciò che volete e come realizzarlo, in poche parole i conti vanno fatti prima per non fare sbordare gli esiti dagl’introiti. In effetti l’autore consiglia al lettore di affrontare le fortune e le sfortune della vita con i parametri della razionalità, utilizzando metodi didattici che tendono ad accantonare ogni frustrazione. Ma si potrebbe essere pessimisti o ottimisti, la differenza dei due comportamenti sta nel fatto che il pessimismo blocca e l’ottimismo fa fare qualsiasi cosa. Egli porta ad esempio un pensiero di Blaise Pascal, matematico, fisico, filosofo e teologo, basato sulle probabilità che offre la vita, fondata sull’esistenza di Dio, pur sapendo che non avrebbe potuto dimostrare né la sua esistenza e neanche la sua inesistenza, più o meno diceva: io non posso sapere se Dio esiste o meno. Tuttavia mi conviene crederci ed essere religioso poiché se non esiste dopo la mia morte non mi accadrà nulla, mentre se invece esiste avrò in premio la beatitudine eterna. Per i cattolici, pur non essendo questo pensiero il meglio, è evidente che l’ottimismo rimane quel meccanismo mentale che mette in moto il cervello meglio del pessimismo, tutto ciò perché meglio si possa ottenere successo nella vita, ma non basta, indica personaggi che hanno ottenuto grandi affermazioni e non solo per questo motivo, scopre che loro hanno un denominatore comune nel fare le cose, l’abitudine di fare ciò che le persone comuni non fanno e farli per loro non è mai troppo tardi, come Giorgio Armani che a 30 anni era ancora commesso alla Rinascente, che dire dell’uomo più ricco del mondo che divenne tale sulle disgrazie degli altri, comprando cioè una miriade di aziende per pochi soldi. Non fermarsi mai, non ha importanza se in passato non si è stati convinti di fare una cosa, ma se adesso si ritenesse di farla e si sente il fiuto non tirarsi indietro mai. Scoprite voi stessi cosa vi va di fare e ciò che non vi piace, rimanete collegati con la realtà e con voi stessi, pensate che già 2500 anni fa all’ingresso del tempio di Delfi è stato scritto: «gnōthi seautón – Conosci Te Stesso», gli antichi sapevano che per affrontare qualsiasi difficoltà era necessario conoscere sé stessi e comprendere così limiti e potenzialità di successo. Le regole ci sono ma vanno cercate primariamente dentro se medesimi tenendo presente un’altra regola remota «non c’è peggiore educazione di quella che si contrappone agli educatori. Non è solo un concetto pedagogico ma la filosofia più citata di tutti i tempi.» Le nostre regole possono essere diverse da quelle di un altro, l’importante è averle, dice l’autore, non ha importanza se uno prende la strada di destra e l’altro quella di sinistra, se le regole ci sono ognuno giunge alla propria destinazione. È importante tenere in considerazione che dopo tre anni dalla nascita si passano venti e più anni fra i banchi di scuola e quindi a nessuno venga l’infelice idea di perdere il contatto con l’apprendimento. Egli sottolinea quanta importanza ricopre la scuola del lavoro e della vita e se ci si vuole rimettere in gioco non bisogna perdere il contatto con lo studio e con i libri. Nel decimo giorno si deve dare atto all’autore di aver trovato il coraggio di parlare con il lettore di onestà e di disonestà, in un paese ormai precipitato al terzultimo posto dei paesi europei, con minor tasso di legalità e nel momento in cui l’onestà diventa un termine polisemico al punto da essere ridotto ad una categoria dentro la quale non ci stanno tutti quelli che non rubano, quando lo spettro del termine si allarga fino a interessare le intenzioni, i comportamenti e la stessa fisionomia dell’individuo. Parliamoci chiaro, lo sforzo fatto dall’autore nel momento in cui in Italia la disonestà ha assunto dimensioni di fenomeno di massa non è cosa da poco, almeno sotto l’aspetto psicologico, se la gente percepisce in modo diverso il concetto di disonestà è chiaro che l’onestà di oggi non è più quella che si intendeva nel passato, di qui lo sforzo dell’autore a far capire che il termine onestà non ha mai perso il suo significato e che il vantaggio di essere sé stessi porta sempre ad un risultato positivo. Il motto dell’autore è quello di indicare la ricerca di sé stesso, trovarlo, parlargli, giocarci, egli indica anche il modello degli eremiti che soli, in capo alle montagne, ascoltano sé stessi e l’universo. Tutto avviene tramite il silenzio, strumento attraverso il quale si conosce meglio se medesimi, come quando ci si guarda allo specchio, ma questa volta mentre si ascolta «l’io», dice cose prima mai sentite. Ora prendi penna e carta, dice l’autore, e scrivi il tuo desiderio, solo così capirai se si tratta di un desiderio vero o falso.

È importante chiarire in primo luogo che solo il reale desiderio di diventare voi stessi vi condurrà a una vita serena. Se chiedeste a dieci persone di sesso maschile, nove vi risponderebbero che vorrebbero essere ricchi, vivere su uno yacht personale circondati da modelle in bikini, senza mai dover lavorare. Questa cosa non corrisponde a realtà. Non è un vero desiderio ma un desiderio falso…

Insomma, accanto a questo libro deve esserne scritto un altro, manca solo la penna che dovete procurare voi per iniziare a scriverlo, la carta a quadretti è riprodotta nel libro che io vi invito a scrivere.

Queste idee… annotatevele una volta ogni due mesi almeno, vedrete che a furia di farlo vi verranno più naturali, come un corpo ben allenato che risponde bene all’esercizio.

Pianificare non è un compito riservato solo allo Stato ma compete anche al cittadino, fatelo con attenzione, non sottoscrivete come quando i Notai o le Banche vi fanno sottoscrivere il tutto senza portarlo a vostra conoscenza, attenzione, se un atto notarile è sbagliato o se in una banca vi sono stati proposti titoli che vanno immediatamente in perdita, né l’uno e neanche l’altro vi compenseranno.

Nel filone delle risorse umane l’autore indica le teorie motivazionali di Maslow, dove ogni uomo è motivato da bisogni ordinabili su di una scala gerarchica, che inizia con quelli fisiologici, quelli di sicurezza, quelli di appartenenza, di stima e di autorealizzazione. L’uomo si accorge così che il denaro nella vita è importante ma non è tutto. È banale asserire che se l’uomo non mangia non potrà esprimere sé stesso, se non dorme non ha una vita equilibrata, se non veste bene non può ripararsi dal freddo. Quali sono dunque le necessità di ognuno? Riflettete e create nuove abitudini, imparando ad ascoltare gli altri e a superare tutti gli urti che si potrebbero subire. Siamo arrivati al ventesimo giorno e alle porte del ventunesimo, io prima di concludere la recensione invito a leggere questo libro, in quanto non è necessaria la laurea, né tanto meno avere ricchezze, chiedo quello che chiede l’autore, cioè risparmiare tempo leggendo. Egli usa la filosofia di Quinto Orazio Flacco, 65 a.C.: «Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già fuggito. Cogli l’attimo, confidando il meno possibile nel domani.» Bisognerebbe dare dignità all’uomo per dare valore alla propria esistenza, sfidando il tempo e il suo essere effimero. Amedeo Pesce il ventunesimo giorno ha scritto soltanto «Carpe diem», il messaggio di un autore che ha trovato la chiave della vita negli altri e nella vicinanza con il prossimo. Prendendo così commiato da voi ha voluto dire: se avete compreso la logica di questo scritto cominciate a scrivere il libro della vostra vita.

 

Migliora la tua Vita in 21 giorni
Amedeo Pesce
Edizione Nicola Pesce, 2017
Pagine 160
Prezzo € 9,90

 

Franco Santangelo

Critico e Storico