La leggenda del ragazzo che credeva nel mare – Salvatore Basile

Narra una leggenda che le anime, prima di venire al mondo, si scelgono per ritrovarsi in un «cortiletto» e vivono felici. Poi nascono e ciò che c’era prima si cancella per sempre per ritornare a vivere un’altra storia: quando sembra di conoscere una persona mai vista prima è probabile che l’abbiamo incontrata proprio nel «cortiletto». Ed è così che accade con Salvatore Basile: lo scrittore che mi sembra di aver incontrato da qualche parte pur non avendolo mai visto ed è proprio lui che mi ha raccontato questa leggenda attraverso il suo secondo componimento narrativo. Quando si legge un romanzo che piace molto le aspettative nel successivo sono sempre tante, perché si chiede all’autore di regalare ancora una volta emozioni e commozioni in maniera diversa: così come ne Lo strano viaggio di un oggetto smarrito mi sono approcciata alla vita con un percorso di rinascita, adesso con La leggenda del ragazzo che credeva nel mare, edito sempre per Garzanti, ho trovato la forza per sconfiggere la paura e accogliere il coraggio, attraverso la speranza.

Ancora una volta è presente il legame di una madre e di un figlio: un legame indissolubile e, in questo caso, invisibile che solo la morte ha potuto sigillare e fortificare. Il perdersi per poi ritrovarsi diventa il leit motiv di tutta la narrazione.

Il ragazzo che credeva nel mare è Marco, di 18 anni, che a un certo punto scopre di avere un legame importante con questa distesa enorme: ama fare tuffi e capisce che essi sono una sorta di liberazione del suo passato; attraverso di essi sente di riappropriarsi della vita che tutte le famiglie adottive gli hanno strappato dopo ogni rifiuto. E sarà proprio il suo sogno a riconsegnarlo alle radici: durante un tuffo ha un brutto incidente che gli paralizza il braccio sinistro. Con l’occasione conosce Lara, una fisioterapista, che scoprendo la voglia sulla spalla a forma di stella marina lo riconsegnerà piano piano alla verità.

La felicità, quando sopraggiunge dopo il dolore, è una lama di ghiaccio che trafigge il cuore per qualche istante, prima di esplodere e rivelarsi.

Segreti mai rivelati tornano a galla nel momento in cui Lara decide di portare con sé Marco nel suo paese d’origine, per riconsegnarlo al suo destino e a suo padre, Antonio, che dopo la morte dell’amata moglie aveva deciso di rifiutare quel bambino con la voglia a forma di stella marina e di chiudersi nel suo dolore. Nel romanzo è tanto forte l’attaccamento alle radici e alla terra natìa: le pagine scorrono con tanto dolore e tanta suspense e come lettrice ho sofferto insieme a Marco, sentendomi figlia rifiutata; insieme ad Antonio, sentendomi genitore con una lama di ghiaccio nel cuore; e persino insieme a Lara, amando in silenzio per tutto il tempo che scorre e provando l’amara verità di non essere ricambiata. Ho anche pianto, di gioia, di dolore, per quella madre che ha dato la sua vita in cambio di quella di suo figlio, e ho pianto per la paura di non riuscire ad amare come si dovrebbe le persone che ci stanno accanto.

L’autore è un narratore che compensa emozioni, come se avesse il compito di scuotere le coscienze dei suoi lettori per renderli partecipi all’amore, che quando è autentico diventa imperdibile. Salvatore Basile è uno che tocca i cuori, anche quelli più duri e impermeabili. Mi ha fatto sentire a casa, mi ha dato il permesso di leggere dentro all’anima dei suoi personaggi. Mi ha ricordato che l’«amore è essere felici, altrimenti è altra cosa».

I lettori de Lo strano viaggio di un oggetto smarrito sono le prima persone a cui va il mio ringraziamento. Il loro affetto, le centinaia di messaggi commoventi che mi hanno fatto pervenire, le richieste di un prossimo romanzo, i loro apprezzamenti e anche le loro preziose critiche mi hanno dato la spinta per intraprendere questa nuova avventura.

Io sarò tra le lettrici che con gioia attenderanno con pazienza la sua terza opera narrativa: perché di questi tempi emozionarsi per la vita autentica, e per i sentimenti che essa comporta, è cosa assai rara e prerogativa di pochi sensibili eletti.

La leggenda del ragazzo che credeva nel mare
Salvatore Basile
Garzanti, 24 maggio 2018
Pagine 278
Prezzo € 17,60
Ebook € 9,99

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist