Intervista a Rosario Errico

Nella mattinata  di venerdì undici maggio presso l’Aula Magna del Convitto Nazionale Amedeo di Savoia lo scrittore-regista Rosario Errico ha presentato il suo libro Prigioniero della mia libertà all’interno dell’evento sul delicato tema dell’errore giudiziario organizzato dalla Camera Penale di Tivoli, in collaborazione con le Camere Penali Italiane e con l’Ordine degli Avvocati di Tivoli. Per il nostro giornale ho intervistato lo stesso Rosario Errico.

Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
È nata per mettere in evidenza le vittime di errori giudiziari dopo aver incontrato delle persone e due autori con i quali prima è nato il film e poi il libro.

Come vivono le vittime di errori giudiziari?
Sono traumatizzati dall’ingiusta detenzione, rimanere a vita in carcere gli causa un trauma personale e familiare e poi vivono soprattutto l’incubo di un trauma del processo. Prigionieri della mia libertà le vittime rimangono purtroppo in questa condizione.

Cosa rappresenta la scrittura per lei?
Sicuramente raccontare praticamente temi sociali di certa rilevanza per scuotere le coscienze e mettere in evidenza un problema come la violenza sulle donne, la tratta e l’errore giudiziario.

Prossimi progetti?
Il film Ballerine dove si denuncia il tema sulla violenza sulle donne che poi diverrà un libro dove la denuncia è riferita alla diversità a tutto tondo e poi il film Le nuove schiave per denunciare la tratta dei clandestini perché dietro il loro sbarco vi è la vendita della merce umana.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice