La ragazza con la Leica – Helena Janeczek

Commentare un premio Strega è sempre difficile. Per il valore del riconoscimento insignito, si teme di non essere all’altezza e questo sovente può allontanare anche il lettore, che immagina all’interno del romanzo chissà quale strada lastricata di difficoltà lessicali. Inizio subito quindi con lo sfatare questo “mito” al contrario. Perché La ragazza con la Leica di Helena Janeczek, scrittrice nata a Monaco di Baviera ma naturalizzata italiana, opera vincitrice del settantaduesimo celebre riconoscimento, non presenta affatto una prosa difficoltosa. La questione è, invece, che nemmeno chi si aspetta una narrazione particolarmente ricercata o addirittura musicale (la cosiddetta “bella scrittura”), verrà accontentato.

La ragazza con la Leica (Guanda, 2017) è un’opera certosina di ricerca storica, unita ovviamente a una parte romanzata che talvolta prende il sopravvento, altrimenti mica saremmo qui a parlare di romanzo. Ma soprattutto rappresenta la possibilità di conoscere la figura di un’eroina del secolo scorso, perita in battaglia mentre impavida fotografava gli abomini dell’uomo, che altrimenti sarebbe sprofondata nell’oblio.
Gerda Taro, vero nome Gerta Pohorylle, morta schiacciata da un carro armato nell’estate del 1937, è la prima fotografa d’assalto ad essere deceduta su un campo di battaglia, durante quella che è passata alla storia come la guerra di Spagna. Avrebbe compiuto ventisette anni proprio il giorno del suo funerale, quel metro e cinquanta di voluttà e coraggio, volto ad abbagliare il genere maschile col suo fascino e la determinazione dei suoi intenti.

Qualcuno ricordava che quel giorno, il 1° agosto 1937, avrebbe compiuto ventisette anni «la nostra Gerda», la coraggiosissima compagna che aveva dato la sua giovane vita per una lotta a cui sapeva appartenere il futuro di tutti.

Nata a Stoccarda da una famiglia di ebrei polacchi, colei che presto si è distinta per i suoi reportage di guerra, si è ritagliata da subito un nome d’arte “americanizzato”, in linea con la moda del momento. Del resto, anche il suo amore (il più importante e forse l’unico) Robert Capa, il fotografo che le aveva insegnato i segreti del mestiere e come utilizzare la famosa macchina Leica, lo aveva fatto.
L’opera si divide in tre parti, con un Prologo e un Epilogo ricchi di foto in bianco e nero che pongono l’attenzione sul tipo di rapporto che univa la fotografa tedesca a Robert Capa. Ciascuna di queste parti è narrata in terza persona, dal punto di vista di tre personaggi che tanta parte hanno avuto nella vita di Gerda Taro. Willy Chardack, un cardiochirurgo innamorato della donna, a cui lei ha invece preferito altri uomini; l’amica Ruth Cerf con cui Gerda ha vissuto gli anni più duri e che elargisce i ricordi più intimi; Georg Kuritzkes, militante nelle Brigate Internazionali, per un breve periodo suo compagno prima che arrivasse Capa.

Chi si aspetta di leggere una storia lineare, sarà deluso. Perché La ragazza con la Leica è un continuo profluvio di ricordi, salti temporali e rievocazioni della vita di questa donna che rimane sempre un po’ sfumata: “la nostra Gerda” sarà per tutti. Più che sulla caratterizzazione del personaggio, La ragazza con la Leica è il racconto di una parte di storia, dolorosa e difficile, che ha accompagnato il secolo che abbiamo da poco lasciato. Gerda Taro rimane in sottofondo, anche se tutto parla di lei. Resta un mito, un’immagine che ciascuno può costruirsi nella mente e come meglio crede.

Quando il libro finisce, ci si sente appagati per avere appreso dell’esistenza di questa valorosa fotografa tedesca, senza dubbio anche ambiziosa e spavalda. Coraggiosa al punto tale da avere sacrificato la sua giovane vita, come se per lei stessa non avesse avuto troppo valore, se non inserita nel contesto storico e nella condivisione con un’intera nazione. Abbiamo conosciuto il suo personaggio, ma forse non propriamente la sua persona. Quella viene affidata alla parte fantasiosa che un buon romanzo dovrebbe sempre sviluppare nel lettore.

Gerda Taro sembra sorriderci, dal mondo degli eroi dove l’immaginario collettivo l’ha relegata. Alcune istantanee hanno fissato la sua immagine sulla terra, è vero. L’anima, però, ha dato da sempre l’impressione d’essere altrove.

 

La ragazza con la Leica
Helena Janeczek
Guanda, settembre 2017
Pagine: 334
Prezzo: € 18,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa