Intervista a Romina Angelici

 

Una scrittrice appassionata di Jane Austen e Louisa May Alcott, due eroine dell’Ottocento, da cui è possibile trarre ispirazione non solo per lo stile ma anche per le caratteristiche dei personaggi.

Come è nata l’idea di scrivere un testo su Jane Austen?
Ho amato questa scrittrice sin da quando ero una ragazzina e ho cercato di leggere e sapere il più possibile su di lei negli anni compiendo ricerche e reperendo testi. Ho pensato che potevo, come mio personale omaggio, riversare tutto il materiale raccolto e l’idea che mi ero formata di lei in un libro-saggio che fosse compendio del mio ben poco sapere su Jane Austen e allo stesso tempo potesse servire come testo di consultazione bibliografica oltre che di tutta la parte relativa al mondo dei derivati di ispirazione austeniana in italiano.

Cosa rappresenta questa eroina dell’Ottocento?
Per me Jane Austen è un modello di scrittura e di vita, per questo il titolo scelto per il saggio è Jane Austen.Donna e scrittrice: le invidio molto la capacità di cogliere l’essenza di ogni questione o persona e di saperla esprimere con un semplice giro di frase. E l’acume con cui riusciva a fare questo, penso le fosse molto d’aiuto anche nella vita di tutti i giorni. Quando sono andata a casa sua, a Chawton, ho provato un’indicibile emozione che me l’ha fatta sentire vicina e presente come una persona cara che conoscessi da sempre.

Tre aggettivi per descriverla?
Ironica, assennata, intelligente.

Hai scritto anche un libro sull’Alcott, qualcosa su questo?
La biografia di LouisaMayAlcott è frutto di un progetto condiviso con Noemi De Santis (con la quale amministro la pagina tematica su facebook), e di cui la direttrice di Flowered Michela Alessandroni aveva segnalato la vistosa mancanza nel panorama editoriale italiano. Questi sono stati gli input che mi hanno stimolato a compiere una breve e modesta ricerca sull’esistenza di questa scrittrice americana che è stata relegata spesso a essere l’autrice di Piccole Donne, mentre in realtà merita di essere conosciuta nella sua completezza. Il risultato ha sorpreso anche me perché LouisaMay si è rivelata una donna dalle mille sfaccettature, combattuta tra i doveri familiari e le sue ambizioni personali, tenace e determinata verso il raggiungimento dei suoi obiettivi ma limitata dalle contingenze materiali. La citazione riportata come titolo Non ho paura delle tempeste può dare la misura della sua natura indomita.

Cosa rappresenta per te la scrittura?
La mia passione è la lettura, credo che questa sia la cosa a cui non potrei mai rinunciare. La scrittura è la mia valvola di sfogo, lo sbocco naturale di tante letture che confluiscono in pensieri, parole, confronti, parallelismi tracciati come fili invisibili che collegano libri e autori incontrati.

Il prossimo libro su chi sarà?
Sto scrivendo un racconto ambientato in epoca Regency, ma non ti nascondo che mi piacerebbe intraprendere uno studio su un’altra scrittrice poco conosciuta. Vedremo l’ispirazione quali strade prenderà.

 

 


Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice