No exit – Taylor Adams

Cinque sconosciuti bloccati dalla neve. Una sola notte per vivere o morire. È la didascalia che si legge sulla copertina di No exit (DeA Planeta, ottobre 2018), terzo romanzo dello scrittore e regista Taylor Adams, pubblicato per la prima volta da una piccola casa editrice inglese e divenuto un clamoroso successo del passaparola. Un thriller adrenalinico, dalla struttura cinematografica, che non fatica a tenere il lettore incollato dalla prima all’ultima pagina.

Darby è una studentessa universitaria che, a causa del suo rapporto conflittuale con la madre, ha scelto di vivere lontana dalla famiglia. Per questo viene informata tardi del tumore al pancreas che ha colpito la genitrice, la quale necessita di un urgente intervento chirurgico. La sera del 23 dicembre, poco prima di Natale, la ragazza parte dal campus dove alloggia per raggiungere l’ospedale in cui è ricoverata la madre, ma ci si mette di mezzo la neve. Anzi, una vera e propria bufera. La nevicata del secolo, che la imprigiona sulle montagne del Colorado, coi tergicristalli fuori uso e il cellulare senza linea. Continuare a percorrere il passo sarebbe quindi un suicidio.

Darby vorrebbe tanto raggiungere in tempo la mamma, dopo che la sorella, quando ancora il telefono prendeva, le aveva inviato un messaggio sinistro: La mamma è okay, per il momento. Ma, nonostante la fretta, è costretta a fermarsi in una stazione di servizio che promette caffè bollente gratis agli sfortunati avventori.
All’interno di quest’area di ristoro, hanno trovato rifugio altre quattro persone. Un ragazzone di bell’aspetto e dalla battuta sempre pronta; un uomo sulla sessantina che si presta a mettere tutti a proprio agio; una donna matura appassionata di romanzi gialli; un ragazzo magro con la faccia da topo che scruta la situazione ma rimane ai margini. Quest’ultimo, sicuramente è il più inquietante del gruppo.

Informata dalla radio che gli spazzaneve libereranno il passo solo il mattino seguente, Darby esce nel parcheggio per cercare di effettuare una chiamata e vede qualcosa che non dovrebbe. Da lì inizia l’incubo, poiché su uno dei fuoristrada parcheggiati e ormai ricoperti di neve sbuca all’improvviso una piccola mano. Sembrerebbe che uno degli ospiti presenti sia un mostro, poiché tiene segregato in una gabbia per cani un bambino.

La ragazza pensa di avere la sua occasione per riscattarsi. Lei, da sempre così dura con la madre, ora in fin di vita. È quindi intenzionata ad aiutare quel piccolo prigioniero, ma deve agire con cautela per non svelare subito le sue carte. Chi dei quattro là dentro sarà il malvagio? E perché è arrivato a tanto?

Bloccati ad alta quota dalla neve, in un ambiente ristretto con degli sconosciuti, l’adrenalina sale. E non soltanto quella della protagonista, ma anche quella del lettore, scosso dai continui colpi di scena. Il tifo che si fa per Darby è totale; la sua lotta alla sopravvivenza diventa la nostra.
L’avventura avviene nell’arco di una sola notte, ma è al massimo travagliata. Darby dovrà fare appello a tutta la sua astuzia per avere salva la vita. Come non detestare, dopo questa lettura, le pistole sparachiodi?

No exit è un thriller al cardiopalma, che non concede un attimo di tregua. Dove le apparenze non contano e la fine non è ovvia. Consigliatissimo.

 

No exit
Taylor Adams
DeA Planeta, ottobre 2018
Pagine: 352
Prezzo: € 17,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa