La bambina con due papà – Mel Elliott

Possono i libri rappresentare un modo diretto per parlare ai bambini, circa argomenti reputati non propriamente adatti a loro? Direi di sì, purché lo si faccia con delicatezza e competenza. A tal proposito, vorrei segnalare un libro per i più piccoli (dai 5 anni in su), pubblicato da De Agostini, dove il tema trattato è la famiglia composta da genitori dello stesso sesso.

Famiglia è dove c’è amore, ma i bambini questo ancora non lo capiscono, ci arriveranno col tempo. Me lo ha ricordato la mia amica Rebecca Mais, che mi ha anche consigliato questo libro e che cito, perché ritengo che questa recensione non sia tutta farina del mio sacco. Così capita che, quando i più piccoli sentono qualcosa che va al di là dell’ordinario, tendano a farsi delle fantasie che poi, il più delle volte, vengono smentite.

L’importante è quindi spiegare le cose in modo naturale. Perché i bambini capiscono tutto, se si dà loro un minimo di fiducia. Non hanno pregiudizi, e tendono a concepire il mondo con semplicità, dividendo le persone in buone e cattive. Cosa chiedere di più?

So che questo libro, molto bene illustrato, ha suscitato qualche polemica, quasi se taluni ci avessero visto una sorta di “istigazione” ad andare contro natura, anziché spiegare ai bambini il valore del rispetto reciproco.

Beh, se anche agli adulti sfugge il concetto che la famiglia sia il luogo dove c’è l’amore, affari loro. La colpa è unicamente dell’intolleranza e del modo ottuso di vedere il bene che invece si diffonde attraverso vie infinite. Magari talvolta anche difficili da praticare o insospettabili, ma sempre di bene si tratta e di una sua emanazione.

E veniamo quindi al libro, della fumettista inglese Mel Elliott, i cui libri sul tema dell’uguaglianza di genere hanno avuto un grande successo nel Regno Unito.
Ella ha preso spunto dalla realtà, per costruire questa storia. Se sua figlia fosse tornata riferendo che una compagna aveva due genitori dello stesso sesso, cosa avrebbe detto, per spiegarle la situazione? E così è nata la Pearl di carta, una bimba felice del fatto che a scuola stia per arrivare una nuova compagna, Matilda. Pearl è desiderosa di fare la sua conoscenza e il suo entusiasmo viene premiato, tanto che Matilda la invita a casa per fare i compiti e conoscere la sua famiglia.

È Matilda La bambina con due papà, che recita il titolo del racconto illustrato. Dalla quotidianità, quindi, si giunge alla particolarità della storia. Pearl e Matilda, mentre giocano, s’interrogano sulle rispettive famiglia.

Pearl è un po’ confusa, perciò domanda alla sua nuova amica: «Dov’è la tua mamma?»

«Non tutte le famiglie sono formate da una mamma e un papà. Io ho due papà che si vogliono un sacco di bene» risponde Matilda.

Pearl ha grandi aspettative, circa la vita dell’altra bambina. Due papà, quindi un doppio di tutto. Se ai papà di Matilda piacciono i dolci quanto al suo, ci saranno fiumi di zucchero in quella casa! E chissà quanti giochi, prima di dormire. Ogni cosa al quadrato! Ma rimarrà delusa. Perché quegli adulti (di cui si vedono soltanto i pantaloni), si rivelano persone simpatiche, con delle regole stabili circa l’educazione e l’alimentazione della figlia. Quasi noiose, a voler dire. Insomma, una famiglia come tante, quella di Matilda.  

E arriviamo alla morale. Libero da pregiudizi, quanto lo sono queste due bambine, l’individuo accetta la diversità proprio constatandone una “normalità”. Che sembra un gioco di parole, ma è semplicemente quello che hanno fatto Pearl e Matilda, riscoprendosi uguali e fortunate, proprio perché due figlie tanto amate.

La bambina con due papà
Mel Elliott
De Agostini, gennaio 2019
Pagine: 32
Prezzo: € 12,90

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa