Intervista ad Alessia Di Palma

Nuovo appuntamento con la scrittrice Alessia di Palma, in vista dell’uscita del suo nuovo libro Cuore e mente che lo descrive con questi aggettivi: battente, profondo e fluido. 

Chi è Valentina? C’è qualcosa di te in lei?
Valentina è una ragazza sensibile, ingenua e vulnerabile. All’età di dodici anni, perse il padre con cui condivideva la sua passione per il pianoforte. A causa di ciò non riesce ad avvicinarsi più allo strumento perché incapace di affrontare la verità sulla morte del padre. E così, la vita di Valentina continua vuota e fredda, presa in giro da tutti a causa del suo carattere debole. 
Appena compiuti diciotto anni, comincia a lavorare in un ristorante nella piazzetta di Capri: anche lì, la gente non fa altro che sfogarsi con lei, che a causa del suo ruolo di cameriera, non può ribellarsi ed è costretta a subire prese in giro, offese e allusioni sessuali.
Nonostante abbia abbandonato la sua passione, lei è un’artista e come tutti gli artisti si sente in gabbia e sogna di volare lontano.
Io e Valentina abbiamo poche cose che ci accomunano: la passione per un’arte (lei la musica, io la scrittura), la sensibilità e l’animo artistico. A differenza sua, sono molto meno timida e non chiudo la porta in faccia a niente e a nessuno. Se non avessi avuto la scrittura, non sarei mai riuscita a superare i lutti che hanno attraversato la mia vita. Questo celo dietro il romanzo: mai abbandonare ciò che ci rende felici a causa di un dolore troppo forte da gestire.

Un libro duro, com’è nata l’idea di scriverlo?
Ho iniziato a scrivere il romanzo nel 2015 ed era un mio sfogo personale: era una raccolta di mie impressioni, pensieri e visioni del mondo, per niente legati tra loro. Una volta finito lo sfogo, non avevo alcuna ispirazione e lo misi da parte. Un pomeriggio, durante una corsa in autobus, ero seduta con mia cugina e ne stavo parlando e mi dissi: “Perché non riprenderlo e farne una storia?”
Così ho conservato molte di quelle impressioni, pensieri e visioni del mondo e le ho incorporate nella storia di Valentina.

Un libro raccontato con una sensibilità a toni bassi, questo è quello che sente il lettore: è stato così?
Avendo affrontato temi abbastanza importanti, ho voluto argomentarli in modo tranquillo e delicato, così che il lettore potesse approcciarli nel modo giusto.

Una frase del libro più significativa?
«Non lasciare che il dolore ti impedisca di essere felice».

Cuore e mente…?
Ho scelto questo titolo perché alla base del romanzo c’è il conflitto tra il cuore, più impulsivo e padrone dei sentimenti, e la mente, razionale e padrona delle situazioni. Affinché c’è conflitto tra questi due importanti “boss” dentro di noi non può esserci l’equilibrio né la felicità. 
Solo una volta che il cuore e la mente vanno di pari passo, si può trovare l’amore vero.

Tre aggettivi per descrivere il tuo libro?
Battente, profondo e fluido. 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice