Ghiaccio e argento – Stina Jackson

Ghiaccio e argento è il romanzo d’esordio della svedese Stina Jackson, pubblicato da Longanesi nel settembre 2019. Un thriller nordico che tiene il lettore col fiato sospeso, in un’atmosfera “artefatta” che non concede tregua tra il giorno e la notte. I protagonisti appaiono con la coscienza alterata, esausti e capaci di tutto, inseriti in un microcosmo che logora e pensato per restituire una quotidianità surreale.

Le storie di Lelle e Meja s’intrecciano sulla Via dell’Argento, la strada che costeggia l’antica foresta del nord della Svezia, al confine con la Norvegia. Un percorso che Lelle, insegnante di matematica al liceo, conosce molto bene e percorre palmo a palmo in cerca di sua figlia adolescente Lina, scomparsa da ben tre anni, “inghiottita” a una fermata d’autobus e mai più restituita alla sua famiglia.

La via dell’argento sembra non avere mai fine, come le foreste che la circondano, come il ghiaccio che la lambisce, come la luce di questi interminabili giorni. E tu, figlia mia, tu sei là fuori, da qualche parte. Ma dove?

È in estate che Lelle intensifica le sue ricerche, là dove il sole non tramonta neanche la notte. Egli sa che il tempo a disposizione è poco, poiché quando poi arriva l’inverno, tutto sprofonda nel buio e lui ha l’impegno della scuola. Benché sia un uomo distrutto, che trascina la sua esistenza senza più partecipazione. Separatosi dalla moglie, Lelle ha ormai un unico punto fisso: riportare a casa Lina.

Ed è proprio nelle vicinanze che si trasferisce Meja, una diciassettenne che ha sempre dovuto cavarsela da sola. Sua madre è instabile di mente e un’alcolizzata, che in passato si è affidata a uomini sbagliati. Il compagno di turno, dal quale le due donne si sono trasferite dopo una vita di vagabondaggi, è gentile con Meja, ma non gode di una buona reputazione. 

Meja desidera da sempre stabilità: sogna una famiglia “normale”, dove nessuno si ubriaca o gira nudo per casa. Così, quando incontra il giovane Carl-Johan, coglie l’occasione e si trasferisce a vivere da lui. La nuova famiglia è composta da un padre autoritario, una madre arrendevole e due fratelli maschi, e ricorda tanto una comunità (per non dire una setta). Essi infatti vivono dei prodotti della terra, frutto di un lavoro estenuante, rifuggendo il progresso e bandendo l’utilizzo di ogni mezzo di comunicazione. Meja si sente accolta e subito si adegua, poi però inizia a rimpiangere la sua libertà. 

Ma ecco che la sparizione di un’altra ragazza, del tutto somigliante a Lina, fa precipitare le cose. Dopo tre anni, è giunto il tempo di fare chiarezza e scoprire cosa stia accadendo in quel piccolo angolo di mondo, dove gli uomini seguono il ciclo della natura, “resuscitando” a nuovi istinti con la bella stagione e impigrendosi in modo impressionante durante l’inverno.

Una storia che acquista fascino, questa di Stina Jackson, proprio perché inserita in un particolare contesto geografico. Che forse non è così originale né imprevedibile, ma sicuramente geniale dal punto di vista dell’analisi dei personaggi e dei loro moti interiori. Incalzante nell’evoluzione, Ghiaccio e argento è un thriller che mette in luce gli impulsi oscuri dell’essere umano. Dove a farne le spese sono sempre i più deboli e la giustizia assume sfaccettature inquietanti.   

Ghiaccio e argento
Stina Jackson
Longanesi, settembre 2019
Pagine: 352
Prezzo: € 19,50

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa