Confidenza – Domenico Starnone

Domenico Starnone aggiunge una nuova pagina all’analisi, onesta quanto mai spietata, della “doppiezza” insita nell’uomo. Dopo il successo di Lacci e Scherzetto, romanzi brevi che incantano il lettore, torna con Confidenza, edito da Einaudi nel novembre 2019.

La storia è semplice, ma universalmente condivisa. Identifica tutti, dato che l’autore è solito parlare di tematiche a stretto contatto coi cardini dell’esistenza; di difficoltà nelle relazioni. A fare la differenza, però, è il suo stile impeccabile e coinvolgente. Credibile, poiché per nulla artefatto nella sua incisività.

Pietro e Teresa si amano, ma hanno scontri continui. Lui è insegnate; lei è stata sua allieva. Stanno insieme per tre anni e poi si lasciano. Paradossalmente, lo fanno nel momento in cui la  confidenza fra loro raggiunge il suo apice. Quando, vicendevolmente, si confessano un segreto. Una cosa terribile, che li riguarda, e che nessuno dei due aveva mai avuto il coraggio di rivelare. Da quel momento, seppur separati, diventeranno l’uno il guardiano dell’altra. Una sorta di “nemesi”, per quanto il termine sia sicuramente inesatto. Però regge bene il paragone e semplifica il concetto. Una “vocina” che si sente dentro, a ricordare di continuo “attento a te”.

Non tolleravo più niente che mi mettesse di fronte al fatto di non essere perfetto.

E così, Pietro, ossessionato dalla sua inadeguatezza e bisognoso di gratificazioni, sposa la mite Nadia (ben diversa dalla grintosa Teresa). Con lei ha tre figli: Emma, Sergio, Ernesto, e diventa uno scrittore di testi pedagogici di tutto rispetto. L’autocontrollo per lui si fa sfida. Un modo di essere a cui assoggettarsi, plasmandosi a “favore di pubblico”. Quando ci si arrende allo sguardo degli altri, a quelle che crediamo essere le loro aspettative, bisogna però fare i conti con l’ombra che rimane. 

È allora che diventiamo pericolosi: quando diamo il meglio, ben sapendo che il peggio si nasconde poco lontano.

Dopo una prima parte narrata dal punto di vista di Pietro, la prospettiva cambia. Nel secondo racconto, è la figlia Emma, ormai adulta, a proseguire la storia. Finché, alla fine, a dire la sua sarà proprio Teresa, che dalla storia non è mai uscita. Nonostante i cinquant’anni trascorsi in America, a lavorare presso il MIT, la celebre università di Boston, durante i quali non abbia scambiato col suo ex amante che qualche sporadica epistola. Teresa è protagonista al pari di Pietro: ogni pagina parla di lei o della sua influenza. La sua voce, così come quella di Emma, si rivelerà preziosa per raggiungere un completamento del quadro. 

D’altra parte, l’essere umano ha dentro di sé un’ambivalenza. Alla buona volontà di cambiare, va di pari passo una cattiva coscienza. Che, come nel caso di Pietro, non verrà mai del tutto accantonata e contribuirà a paralizzare il suo personaggio.

Più che paura nei confronti del futuro, esiste una tenacia a trattenere il passato. E Domenico Starnone, meglio di altri, ricorda quanto difficile sia costruire l’immagine della propria identità. Fragile e mutevole, specie se ad ogni angolo viene fortemente minacciata.

Confidenza
Domenico Starnone
Einaudi, novembre 2019
Pagine: 142
Prezzo: € 17,50

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa