Intervista a Dacia Maraini

L’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ospiterà il 1 febbraio alle ore 17.30 la presentazione del libro di Dacia Maraini, Corpo felice. Storia di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va, alla presenza dell’Autrice. L’evento è organizzato dal Laboratorio del Possibile, associazione che opera sul territorio per contrastare la violenza di genere. In quest’intervista la scrittrice.

Come è nata l’idea di scrivere Corpo Felice?
La perdita di un figlio al settimo mese è una ferita da cui non sono mai guarita del tutto. Dopo di lui non ho più potuto avere figli e i libri o i personaggi dei libri sono diventati i figli che avrei voluto avere. Prima o poi comunque dovevo parlare di questa difficile esperienza. E così ho immaginato di dialogare con lui bambino e poi adolescente, con tutte le contraddizioni e i cambiamenti che un figlio porta con sé.

In questo romanzo quello che colpisce è il rapporto tra madre e figlio, molto forte vi è qualcosa di familiare?
Come ho detto, il solo figlio che ho concepito è morto prima di nascere. La storia è vera, non me la sono inventata. Da quella perdita saltano fuori delle riflessioni e delle narrazioni.

Il pubblico come sta reagendo?
Bene penso se calcolo che il libro ha avuto fin’ora diverse ristampe e che ha venduto quasi sessanta mila copie. Non sono una autrice da centinaia di migliaia di copie, ma ho dei lettori affezionati che mi seguono fedeli. In una epoca di scarsa memoria e di consumo rapido, mi sembra un miracolo. Per questo sono molto grata alle persone che mi leggono.

Il 1° febbraio sarà di nuovo a Tivoli a Villa d’Este: cosa ne pensa del laboratorio in questione?
Un laboratorio di scrittura comunque è sempre una benedizione in un paese che non legge e scrive male. Quindi non posso che pensarne bene anche se non conosco nei dettagli il lavoro che fanno. Ma sono felice di rivederli. 

Come descriverebbe sé stessa?
Sono gli altri che ti devono descrivere. Io cerco di conoscermi e di conoscere il mondo scrivendo. In realtà penso che non arriviamo mai a conoscerci del tutto. C’è del mistero nell’essere umano. 


Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice