Intervista a Maria Franzè

Conosciamo ormai da tempo la scrittrice Maria Franzè, siamo legati ai suoi testi che di solito raccontano di uomini e donne che rimandano a tutti i contesti della vita, all’attualità, all’interiorità. L’ultimo lavoro si intitola Qualcosa di noi, una raccolta di racconti che descrivono varie fasi della vita, e vari contesti. La Franzè ama descrivere le donne, e gli uomini, mettendo a nudo forza e fragilità, emancipazione e sottomissione psicologica. L’abbiamo incontrata.

Nei suoi libri si racconta anche di legami sentimentali. Cosa è un legame?
Ogni legame è un dono, uno scambio in cui ci si perde per arricchirsi ed entrare in relazione con un’altra persona che deve comportare necessariamente la reciprocità e il rispetto della libertà individuale dell’altro. Nella biografia di ognuno di noi ci sono stati alcuni legami/rapporti fondamentali, dei veri e propri eventi. Un legame può cambiare la vita deviandone il corso.

Nei suoi racconti sono presenti delle canzoni che ricordano il nostro passato, un passato ricorrente anche fra i suoi protagonisti: cosa rappresenta per lei il passato?
Il tempo è quell’illusione che inizia con la nostra nascita e va oltre la nostra vita. E in questa illusione passato, presente e futuro si mescolano e si confondono in un tempo che non è mai lineare. Il passato ci aiuta perché ci fa capire dove ci troviamo e può fornirci una linea guida per il futuro. Infatti, il ricordo aiuta teoricamente anche a non ripetere gli stessi errori del passato. L’essere umano senza memoria non esiste.

Alcuni dei suoi personaggi non possono riscattarsi nel senso che è come se fossero condannati alle proprie scelte: cosa ne pensa? È possibile un cambiamento nelle persone?
In linea di massima, credo che il cambiamento sia sempre possibile, ma possono esistere anche dei limiti contingenti di natura socioeconomica che possono essere determinanti, ma non insormontabili. Fortunatamente in ogni esistenza c’è sempre un margine di libertà anche nelle situazioni più disperate come quelle vissute da alcuni personaggi del mio libro, radicati in realtà che non concedono molte possibilità di fuga.

Cosa ci dice invece dei sogni? Quanto incidono nella nostra vita?
I sogni sono intuizioni, pensieri e sensazioni da inseguire e realizzare, liberandoci dalle  frontiere dell’impossibile. Per me il sogno è il fuoco della vita, ciò che mi fa sentire viva, è riuscire a proiettarsi in spazi e tempi nuovi e inesplorati.

C’è un racconto a cui tiene di più?
Domanda difficilissima. Sono legata un po’ a tutti i racconti, perché quando scrivo mi lascio guidare dal cuore e quindi in ognuno di essi c’è qualcosa che amo.

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist