La ragazza del club 27 – Mauro Biagini

Come dice il sottotitolo, La ragazza del club 27 (Fratelli Frilli Editore, febbraio 2020) è un’indagine della magliaia Delia, condotta in zona Porta Venezia a Milano. L’anziana donna, dall’atteggiamento arguto ma non giudicante, in grado di empatizzare col prossimo, si era già resa protagonista del primo romanzo dell’autore genovese, trapiantato milanese, Il rumeno di Porta Venezia.

Il microcosmo dove si aggirano i protagonisti è multietnico e molto bene assortito; un tessuto variegato di popolazione che caratterizza la Milano dei giorni nostri. Molti sono i soggetti che s’alternano sulla scena, ciascuno con le proprie caratteristiche e i modi di esprimersi, in un romanzo giallo in stile canonico – c’è un commissario che indaga e cerca indizi tramite interrogatori. 

La si potrebbe definire una storia “corale”, sebbene l’evento delittuoso sia focalizzato sull’altolocata famiglia Morigi, i cui membri risiedono nella prestigiosa Torre Rasini. In apparenza una famiglia irreprensibile, con un unico cruccio: la tossicodipendenza di Marianeve, ventisettenne irrequieta che sta per entrare nel classico “club”. Si tratta di un elenco di artisti famosi e morti proprio a quell’età – Kurt Cobain, Jim Morrison e Amy Winehouse, solo per citarne alcuni –, come inneggia un tatuaggio che la giovane si è impressa sul polso. Lei, dipendente dalla cocaina, che per ironia della sorte tutti chiamano Neve. 

Gli altarini dei Morigi iniziano a spuntare all’uccisione di Diana, la mamma di Neve, barbaramente pugnalata di notte, in un parco pubblico. In una vicenda dove nessuno è quel che sembra, emergono vizi personali alquanto bizzarri e risulta facile incolpare del reato proprio la ragazza, che con la madre ha sempre avuto un rapporto conflittuale. Senza amici e con la sola compagnia di un cagnolino che si porta sempre appresso, Neve tollera soltanto la compagnia della magliaia Delia, la quale non si accontenta mai dell’evidenza, ma è solita scavare nelle conversazioni fra vicini e bottegai, indagando nelle incongruenze. Il caso è affidato al commissario Attilio Masini, un tipo pacato che odia la retorica e ama le letture di Schopenhauer. Un professionista diligente, sebbene sia proprio Delia, che si muove a fatica con le sue stampelle, a dargli l’imbeccata finale per la risoluzione del caso. 

Un romanzo che consiglio agli amanti del giallo, perché ha tanto ritmo e una scrittura scorrevole. Forse qualche piccola ingenuità nelle procedure di polizia è presente, però l’intreccio è talmente ben congegnato da non inficiarne la riuscita. 

La rassegna dei personaggi che popolano Milano risulta credibile, tanto da sembrare vera. L’autore è riuscito a cogliere le sfumature di una città che palpita ed è in perenne evoluzione, con pregi e difetti che ne conseguono. Insomma, un intrattenimento positivo assicurato, in grado di dilettarci in questi giorni di forzata permanenza nelle nostre abitazioni. In abbinata al prezzo competitivo, un libro da leggere, per provare a distrarsi un po’.

La ragazza del club 27
Mauro Biagini
Fratelli Frilli, febbraio 2020
Pagine: 208
Prezzo: € 12,00


Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa