Le segnatrici – Emanuela Valentini

Le segnatrici (Piemme, luglio 2020), esordio letterario nel thriller di Emanuela Valentini, ci catapulta in un mondo dove la superstizione è molto radicata; un microcosmo a parte, che in superfice appare ordinario e invece conserva intatto in profondità tutto il suo potere di suggestione.

La protagonista è Sara Romani, un chirurgo oncologico che opera a Bologna e ha fatto della sua esistenza una missione: salvare vite. Sebbene talvolta il male abbia un potere distruttivo contro cui niente è efficace. Sara comunque ci prova, svolgendo con coscienza il suo lavoro.

Chi era a decidere chi poteva essere salvato e chi invece era destinato a morire prima del tempo? Quella era la mia maledizione.

Sara ha trentatré anni e da circa una ventina manca da Borgo Cardo, un piccolo paese dell’appennino emiliano dove è cresciuta e vive tuttora l’amata nonna Dada. 
Il funerale di un’amica d’infanzia, Claudia, sarà l’occasione per il suo ritorno, in un ambiente che le è sempre andato stretto e che addirittura la mette a disagio.

Questo perché, in realtà, quei luoghi impervi, fatti di boschi e declivi, le ricordano eventi dolorosi, ai quali vorrebbe strenuamente porre rimedio. Claudia era scomparsa quando Sara era solo undicenne e di lei, in quella bara, ora ci sono le ossa, recentemente riesumate da un terreno. La compagna di giochi dunque era morta, da subito, come aveva suggerito un funesto presentimento.

Quando una seconda ragazzina sparisce, Sara decide di restare per fare luce sulla vicenda. Si tratta di Rebecca, la figlia del sindaco, che lei aveva avuto modo di conoscere, anche se per un breve lasso di tempo. Con l’aiuto dell’amica poliziotta Emilia, momentaneamente esonerata dal servizio, Sara cercherà di ritrovare Rebecca a ogni costo. Quando Claudia era sparita, era solo una bambina e non aveva potuto fare niente. Così adesso mira a una sorta di riscatto.

Con le sue domande inopportune, che scavano in profondità, in una comunità di paese dove vige l’omertà e tutti nascondono la loro vera natura, la dottoressa Sara Romani darà inizio a una serie di eventi, talvolta rocamboleschi e sovente pericolosi. Qualcuno vuole che se ne vada e la minaccia. Questo vuol dire essere sulla pista giusta: il colpevole ha paura di lei, perché sente il suo fiato sul collo.

Con quest’opera, estremamente cinematografica nei passaggi e dal ritmo incalzante, l’autrice ci introduce nel mondo delle cosiddette segnatrici, ovvero donne che avevano un sesto senso nel riconoscere il male e che venivano erudite dalle più anziane nell’arte di curare le malattie con la sola imposizione delle mani, accompagnata dalla recita di parole e gesti ritenuti magici.

Le segnatrici sono sempre state una realtà vivida e importante di queste montagne,» disse, accarezzando distrattamente la copertina rigida del romanzo «hanno portato avanti per secoli una forma di conoscenza arcaica della cura, un po’ magica, un po’ sciamanica, diciamo. Per tanto tempo ha funzionato perché era l’unica che c’era. Ma, Sara, tu sei un medico stimato, io sono un farmacista: è chiaro che nessuno di noi due andrebbe mai a farsi segnare una storta o un porro, ma c’è invece un sacco di gente che ci ha creduto e che ha affidato alle mani di questa o quella segnatrice la vita di un figlio, di un padre, o la propria. 

Dal punto di vista dell’intreccio, i personaggi in campo sono tanti, e tutti molto ben delineati. Le opinioni che si fa il lettore sono dunque molteplici – credo che all’autrice sia proprio riuscito l’intento di far sì che si sospetti un po’ di chiunque. Per vedere poi cadere a una a una le teorie, fino all’identificazione del colpevole nella finale resa dei conti. Le segnatrici è un romanzo consigliato a chi ama storie di sangue dove a fare le indagini non è la polizia, che qui rimane ai margini, bensì la gente comune. Sebbene Sara si spinga ben oltre il semplice coraggio, per porre fine a una spirale di violenza che per anni ha tenuto in scacco il suo paese.

Le segnatrici
Emanuela Valentini
Piemme, luglio 2020
Pagine: 384
Prezzo: € 18,50

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa