Intervista a Renato Lopresto

In quest’intervista lo scrittore Renato Lopresto parla del suo libro Risacca – Il mare racconta, una raccolta di racconti che rispecchiano la vita e il modo di pensare della gente di mare, con alcuni richiami a fatti storici e a personaggi famosi, realmente esistiti o resi immortali dalla fantasia dei poeti che hanno lasciato tracce indelebili nel mondo. 

Risacca racconta del mare e della gente di mare: come è nata l’idea di scrivere questi racconti?
Ho vissuto i miei primi 25 anni in città di mare, grazie al fatto che sono nato a La Spezia e che mio padre fosse in Marina. In quelle città sono cresciuto, ho studiato, ho amato, mi sono formato. In quelle città ho scoperto la bellezza e le inquietudini della vita.

Cosa rappresenta il mare per lei? 
Il mare per me è l’immagine stessa della vita, nel bene e nel male. Il mare, infatti, è una vasta distesa d’acqua che muta nel giro dei giorni, spesso addirittura delle ore. Il suo fascino cambia di continuo, non annoia. A volte è placido sino all’incanto; a volte, quasi all’improvviso, s’agita sino a farti male. Guardarlo di giorno o di notte è come passare dalla realtà al sogno e poi di nuovo dal sogno alla realtà.

Tanti personaggi: a quale è più legato?
Sono legato un po’ a tutti i personaggi che ho descritto perché sono tra loro molto diversi, ma tutti conoscono la discontinuità del ritmo del mare. Più in particolare sono legato a Ulisse, che rappresenta meglio l’avventura dell’uomo che cerca.

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice