Sull’amore e altre cose – Mostafa Mastur

Mostafa Mastur, classe 1964, è uno dei maggiori autori iraniani del periodo post rivoluzionario, apprezzato e tradotto in diverse lingue. “Sull’amore e altre cose”, giunto all’undicesima ristampa, è il suo ultimo romanzo, un libro singolare che pone il lettore di fronte alla vicenda umana di un giovane studente di Ahvaz che decide di rimanere a Tehran anche dopo la laurea. Hany – questo il nome del protagonista – divide una cantina adibita ad alloggio con altri due giovani, personaggi altrettanto singolari come il protagonista del romanzo. Ognuno di loro ha una particolare filosofia di vita che si estrinseca in azioni apparentemente senza senso e senza alcuna logica, ma che alla fine si collegano come in un unico circolo esistenziale.

Il tempo, nel suo scorrere, sembra essere in grado di offuscare a poco a poco la lucentezza e la trasparenza delle nostre certezze, oppure di generare nuovi dubbi per diminuirne la chiarezza e la solidità.

Per Hany il tempo si misura sempre in relazione ai principali eventi che hanno segnato la storia recente dell’Iran contemporaneo, a cominciare dalla guerra con l’Iraq e soprattutto dallo scoppio di una granata, talmente vicina alla sua abitazione che gli ha provocato, quando aveva solo pochi mesi, un cronico problema all’orecchio sinistro, un ronzio che al manifestarsi gli provoca una vera e propria tempesta fisica. Quella guerra è rimasta conficcata come un proiettile nella vita di Hany che quindi riconduce ogni evento della sua esistenza alle date che hanno segnato l’evento bellico.

Ma la vita di Hany subisce una vera rivoluzione quando incontra Parastù, una giovane impiegata di banca della quale si innamora perdutamente al primo sguardo. L’amore che prova Hany è un amore assoluto, che non contempla alcuna finalità altra della loro unione, nemmeno i figli che invece la donna ha in animo di avere. I due giovani hanno visioni completamente diverse della vita di coppia e questo minerà il loro rapporto, con la conseguenza che Parastù deciderà di lasciare Hany e accettare la proposta di matrimonio di un altro giovane. Per Hany tutto ciò è inaccettabile e il suo unico obiettivo di vita diventa l’uccisione del nuovo compagno di Parastù. Seguendo una serie di riflessioni illogiche e autoreferenziali, il protagonista costruisce nella sua mente l’esatto svolgimento dell’azione criminale, l’unica che potrà restituirgli la pace che non alberga più nel suo cuore.

In realtà, il problema non sono gli ostacoli che incontriamo nella vita, l’ostacolo più grande è la vita stessa, la vita in tutto e per tutto. Se uno riuscisse a capire fino in fondo questo concetto, invece di tentare di superarlo oppure di suicidarsi, potrebbe provare a diventare parte di questo ostacolo. Intendo dire che, senza fermarsi di fronte ai dettagli, dovrebbe soltanto cercare di fondersi con il grande flusso della vita, e basta.

La vicenda umana di Hany e di tutti gli altri personaggi che animano questo romanzo, pubblicato in Italia da Francesco Brioschi Editore con la traduzione di Faezeh Mardani, mette in luce il disagio esistenziale di molti giovani iraniani nel contesto post rivoluzionario. Un testo che, nella sua apparente sconclusionata trama, ci restituisce una testimonianza drammatica e realistica della società iraniana contemporanea, con le sue mille contraddizioni. All’inizio si fa fatica a entrare in empatia con il protagonista e con la sua storia, in alcuni momenti lo si detesta per le sue assurde affermazioni, ma con l’andare avanti nella lettura si comprendono gli intenti profondi dell’autore che ha voluto, attraverso una scrittura semplice e diretta, affrontare argomenti cruciali dell’umana esistenza, come l’amore, l’amicizia, la vendetta, il destino.

Sull’amore e altre cose
Mostafa Mastur
Francesco Brioschi Editore, 2020
Prezzo: Euro 16,00

Beatrice Tauro

Scrittrice