Come stelle portate dal vento – Guido Marangoni

Dopo il grande successo di Anna che sorride alla pioggia, Premio Selezione Bancarella 2018, nell’ottobre del 2019 il padovano Guido Marangoni è tornato a pubblicare con Sperling & Kupfer un secondo libro dal titolo Come stelle portate dal vento. Un viaggio tra orizzonti persi e ritrovati, dove il filo conduttore è il vento e la sua capacità simbolica di farci cambiare la rotta. Per meglio dire, un insieme di racconti di vita sull’importanza di mostrarsi fragili, di condividere, di abbracciarsi quando le parole sono di troppo.

Vorrei smarrire la strada, sempre, in ogni istante. Perché quella sensazione di spaesamento a volte fa paura, ma è solo partendo da lì che si scoprono nuovi orizzonti.

Ingegnere informatico con la passione per il teatro e per la scrittura, Guido Marangoni è semplicemente il papà di Anna, la sua terza figlia nata con un cromosoma in più, ovvero con la sindrome di Down. Nel 2017 l’autore ha scelto di utilizzare la leggerezza in maniera costruttiva, quale metodo per andare oltre ogni naturale imbarazzo e dare a se stesso e agli altri l’occasione di riflettere sulle diversità, di capire. È nata così la pagina Facebook Buone notizie secondo Anna, molto seguita, dove questa bimba dolcissima ha dimostrato che la sua storia, narrata appunto nel libro d’esordio Anna che sorride alla pioggia, è stata davvero una buona notizia, un nuovo modo di interpretare la vita, partendo dalle piccole cose a cui la maggior parte di noi nemmeno fa caso, che lei invece interpreta con un entusiasmo disarmante e contagioso. 

Una famiglia molto unita, i Marangoni. Un sentimento profondo quello che lega l’autore alle sue donne: la moglie Daniela e le altre due figlie, Marta e Francesca. Che in questo secondo libro rimangono un po’ ai margini, anche se si avverte ovunque la loro presenza, quali sostenitrici di un miracolo che senza di loro non sarebbe stato possibile.

E il miracolo Guido Marangoni lo ha fatto per davvero! Quello di avere portato la storia di Anna in giro per l’Italia, tramite uno spettacolo che ha riscosso consensi, tanta partecipazione. Una disabilità che normalmente creerebbe imbarazzo, quale la sindrome di Down, è divenuta simbolo di unione. Marangoni è riuscito a vincere la sua balbuzie attraverso una recitazione che si è rivelata terapeutica, riuscendo a comunicare con un vasto pubblico. Per questo, anche il lettore converrà, Anna è stata d’aiuto al suo papà. 

Guido Marangoni ha condiviso nelle scuole e nei teatri l’esperienza quotidiana dell’essere fragile, raccontando tanti episodi di vita, paure e metodi per superare gli ostacoli. 
Come stelle portate dal vento abbandona la sfera prettamente domestica, per introdursi in punta di piedi nelle storie altrui, ovvero di chi con lui si è aperto al termine degli spettacoli, scegliendo d’incontrarlo.

Ecco quindi che ne è uscito un messaggio solidale all’uomo che soffre (e qui siamo compresi tutti), all’uomo resiliente e coraggioso, quasi fosse un tributo al suo pubblico.
Nonostante le tematiche trattate siano dolorose, i libri di Marangoni sono scritti con ironia e insegnano a non avere paura di chiamare le cose col loro nome, semmai a trovare sempre dei lati positivi. Benché se ne dica (vento a parte), alla tempesta non si può sfuggire, la si può solo attraversare. Ma soprattutto, sono opere che invitano a considerare le persone in quanto tali, distinguendole dal loro handicap, perché quello è un’altra cosa.

Riconoscere frammenti di pensiero perfettamente combacianti, come fossero tasselli di un puzzle, o scoprire emozioni così simili, profonde e intense da poterle sovrapporre a quelle di qualcun altro mi fa pensare che ce ne dimentichiamo, ma da qualche parte siamo davvero connessi e il nostro collegamento si nasconde sempre là, nella parte più fragile.

Come stelle portate dal vento
Guido Marangoni
Sperling & Kupfer, ottobre 2019
Pagine: 182
Prezzo: € 16,90

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa