Comunicare una visione – Annalisa Di Domenico

La visione, intesa come atto del vedere, può essere considerata una conseguenza di quando osserviamo una immagine. In questo preciso periodo storico e sociale siamo bombardati di rappresentazioni che mirano direttamente al nostro inconscio per ottenere consensi. È il caso della pubblicità, oppure della comunicazione in genere: esprimersi con le immagini facilita l’apprendimento di qualsiasi natura. Il testo di Annalisa Di Domenico si intitola Comunicare una visione, e ci permette di entrare nel mondo visivo attraverso l’intervista a quattro grandi autori contemporanei professionalmente diversi fra loro ma tutti accomunati dall’esperienza dell’immagine: il critico Achille Bonito Oliva, il fotografo Marco Delogu, il regista Ugo Gregoretti e l’architetto Paolo Portoghesi.

Si parla di comunicazione visiva, visuale, estetica, non verbale. Raramente ci soffermiamo su un tipo di comunicazione latente, quasi invisibile, ma straordinariamente necessaria, un po’ come l’aria: la comunicazione “visionaria”. Una comunicazione che nutre, che è vita, ma che resta eterea, tanto impercettibile quanto irrinunciabile.

Il testo dunque va oltre l’immagine, e lo fa attraverso l’opinione di questi quattro uomini, che ognuno a proprio modo del tutto personale, percepiscono un’immaginario e lo forniscono al pubblico.
Così attraverso il pensiero di Achille Bonito Oliva apprendiamo in che modo un critico comunica e giudica un’opera d’arte classica ma anche moderna che usa le nuove tecnologie, spiegando in che modo è possibile trasmettere oggi un’opera alle generazioni future.
Il fotografo Delogu, invece, parla della fotografia che suscita emotività e che può arrivare alla verità. E qui entra in gioco l’empatia anche perché non sempre una foto comunica.
Gregoretti invece racconta di televisione, e come è cambiata nel tempo:

Ormai, il vertice della creatività non è dominio dei creativi, ma dei funzionari, di quelli che hanno come obiettivo fondamentale il “fare ascolto”, perché fare ascolto vuol dire far denaro attraverso la pubblicità. Tutto è subordinato a questa esigenza, conseguenza del fatto che il monopolio non ci sia più.

Dalla sua intervista viene fuori come il fruitore è variato divenendo egli stesso protagonista e non più telespettatore e come la tv sia al centro del sociale.
L’architetto Portoghesi, infine, ci spiega come la visione di un’architettura sia strettamente legata al luogo in cui vige e che senza l’armonia con l’ambiente può risultare sterile: in sostanza ne spiega l’artisticità.
Un testo abbastanza completo, quello della docente Di Domenico, ma al contempo essenziale per conoscere il dietro le quinte delle immagini, che oggi più che mai sono protagonisti del nostro tempo.

 

Annalisa Di Domenico
Comunicare una visione
Edizioni della Meridiana, 2010
Pagine 72
Prezzo di copertina € 12,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist