Bucaneve – Mélissa Da Costa

La lettura che oggi voglio condividere riguarda un romanzo moderno dai sapori alpini, Bucaneve di Mélissa Da Costa, edito da Rizzoli. Il primo messaggio che questo manoscritto porta con sé è lo sfatare il mito che un romanzo lungo sia noioso e ammorbante. Tutt’altro. Perché se si ha voglia di leggere e farsi leggere dalle parole, e la scrittura ha valenza seria, nessuno scritto sarà mai così pesante da non poterne ultimare la lettura. E, a proposito di letture, in questo caso l’Autrice ci offre la possibilità magnetica di rimanere incollati alle pagine senza mai poter staccare lo sguardo dal flusso di parole che invadono, piacevolmente, vista, cuore, intelletto, sensibilità. Bucaneve percorre e ripercorre appieno i cinque sensi, quali l’olfatto, la vista, il tatto, l’udito, il gusto. E lo fa instabilmente in un perenne movimento di ricerca, dando colore e sensazioni nuove a cose o coscienze.

 Sarà proprio la ricerca di un qualcosa di più, di un posto metafisico, a permettere che i nostri protagonisti si spoglino delle loro condizioni e convinzioni. Si rendono, così, reali. Sì, perché oltre ad essere dei personaggi scritti sulla carta, possiamo immaginarli in carne ed ossa, qui, seduti vicino a tenerci la mano e a dirci che tutto andrà bene.

L’intero romanzo ha come filo conduttore la voglia, quasi come fosse il desiderio indispensabile ad ogni esistenza, di essere amati, amando. Tuttavia, Bucaneve ci insegna che l’amore, se vissuto nel modo sbagliato, è fautore di malessere, di irresponsabilità, di incoscienza. E sarà proprio un atto estremo, dovuto alla gelosia solitaria di una ragazza di vent’anni, a dare l’avvio alla narrazione. Saremo portati in un mondo nuovo, tra le Alpi Francesi nel pieno della stagione sciistica. Sentiremo la neve fredda bagnarci le mani tra le pagine che scorreranno.

Ambre, la ragazza protagonista, farà fatica ad ambientarsi in uno chalet di un paese sconosciuto, dove la vita sembra essere scandita da ore, da regole ben precise, dalla voglia di fare amicizia e nuove esperienze. Dalla voglia di famiglia. Ad aiutarla ci saranno persone pronte a farle comprendere che la vita è bella solo se si è innamorati di sé stessi, perché non si può amare l’altro in una misura maggiore di quanto si ama il proprio riflesso allo specchio. Questo romanzo è un inno alla conservazione dei ricordi, anche quando questi ultimi fanno male e il solo modo per scansare il dolore è allontanarsi dal passato.

 Mélissa Da Costa ci insegna con maestria stilistica che nessun posto potrà essere migliore del trascorso, quindi dei ricordi, per fare pace con il mondo, con gli sguardi del passato, con sé stessi. La sua penna è spudorata quando ci pone davanti scenari che, almeno una volta nella vita, abbiamo vissuto tutti. Nessuno può esserne escluso. Perché come il bucaneve riesce a rompere lo strato di neve per farsi ammirare in tutto il suo splendore, anche l’essere umano è capace, se vuole, di demolire le barriere dei propri scudi emotivi e farsi conoscere al mondo. Solo in questo modo il risultato sarà pari ad un ciclo di perfetta metamorfosi, spingendosi a rinascere da bruco a farfalla.

Anche quando cambiamo rotta, portandoci verso nuove dimensioni, possiamo e dobbiamo essere noi stessi per poter capire chi abbiamo di fronte. Questo è Bucaneve, una leggera lucciola di maggio sopravvissuta all’inverno precedente. Perché la luce è libertà, e la libertà è di tutti.

 

Bucaneve
Mélissa Da Costa
Rizzoli, aprile 2023
Pagine  480
Prezzo € 18,05

Gregorio Febbo

Scrittore, poeta, compositore, sceneggiatore, attore.