Conto senza resa – Maria Franze’

Conto senza resa è il nuovo romanzo di Maria Franzè. L’autrice in Conto senza resa affronta uno spaccato di storia che abbraccia tre generazioni a confronto. Protagoniste del romanzo sono le donne, che compaiono sulla carta descritte perfettamente nelle loro sfaccettature emotive e sociali, e inquadrate ognuna nel proprio contesto storico. Il risultato è una scrittura fluida, che non annoia. Al contrario, le pagine si lasciano divorare, smuovendo curiosità e sentimenti anche contrastanti fra essi..

Durante la lettura è ben evidente la voglia di imporsi che contraddistingue la donna della generazione di centro, nonché protagonista indiscussa dell’intera storia: siamo negli anni del secondo dopoguerra, in una Calabria che grida vendetta alla faccia della miseria lasciata dalla guerra e dalla devastazione nazista dopo la firma dell’armistizio, durante la resistenza partigiana. 

Fina, la protagonista, vive sola con sua madre, una brava donna che si ritroverà a contrarre un secondo matrimonio. Da qui in poi, l’autrice darà il via ad un improvviso sparigliarsi si carte: saranno diverse le vicende che Fina confiderà a Lisa, sua figlia, prestando la voce a li cunti. L’intera narrazione si svolge sottoforma di dialogo, scelta voluta e azzeccata dalla Franzè, proprio per dare la possibilità al lettore di entrare nelle atmosfere dei racconti – li cunti, in dialetto calabrese – che attraverso la voce inconfondibile di Fina danno vita ad una narrazione circolare che ripercorre con l’utilizzo di immagini del passato, perfettamente amalgamate al presente, le generazioni vissute in una Calabria affamata. A proposito di dialetto, è fondamentale specificare che “il pezzo forte” dell’intero scritto è l’inserimento, nel parlato, di termici caratteristici del vernacolo calabro che rende tutto molto reale e caratterizza incontrovertibilmente ogni singolo personaggio. Ovviamente, l’autrice fa tappa nelle sue radici calabresi giocando in casa senza, però, venire meno alla credibilità sua e del suo scritto.

Maria Franzé stupisce quando riesce, passando di cunto in cunto – di racconto in racconto – a snocciolare la sofferenza, la fame, la ribellione, la differenza e l’indifferenza, gli amori, gli errori e gli orrori. L’autrice stupisce anche, e soprattutto, per l’accoglienza all’ascolto di cui si nutrono le ultime pagine di questo meraviglioso e intenso romanzo. Conto senza resa traccia la metamorfosi generazionale che si dimostra reale laddove sono lampanti e vivide le immagini che affiorano e invadono le pagine senza paura di gridare al mondo la voglia di riscatto, di catarsi interiore ed esteriore delle donne protagoniste. Concetto quest’ultimo che invade la mente del lettore, che si ritrova nella dimensione di uno spettatore, e protagonista indiretto, di vita reale che non ha vissuto ma che, lasciandosi coccolare dalle parole dello stesso scritto, ha la possibilità di vedersi scorrere dinanzi.

Da ultimo, ma non certo per importanza, è la necessità di specificare che l’intero romanzo è caratterizzato da un ritmo narrativo serrato a ricreare la giusta suspense. Aspetto, quest’ultimo, necessario, fondamentale.

Conto senza resa
Maria Franze’
Morphema editrice, 2023
Pagine 172
Prezzo € 14,99


Gregorio Febbo

Scrittore, poeta, compositore, sceneggiatore, attore.