Progetto di rilancio per l’informazione

L’informazione è un bene pubblico che non può essere collocato in una dimensione puramente competitiva e commerciale. Ciò che occorre è un progetto di rilancio dell’intero sistema dell’editoria nazionale orientato all’innovazione.

Partendo da questo assunto, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Editoria e l’attuazione del programma Giovanni Legnini, nella sua prima audizione in commissione Cultura alla Camera, ha tracciato le direttrici per risollevare un settore profondamente in crisi, che fa i conti con la riduzione delle copie vendute (-22% nell’ultimo quinquennio secondo l’ultimo rapporto Fieg), con un calo dei lettori e con una netta flessione degli investimenti pubblicitari.

Si impone – spiega Legnini – un intervento che garantisca al sistema dell’editoria una quota di risorse pubbliche stabile e certa, ancorché necessariamente ridimensionata rispetto al passato.

E allora via a un progetto che, prendendo spunto anche dal Ddl di Ricardo Levi nella precedente legislatura, persegua il sostegno alle ristrutturazioni aziendali con misure da una parte contemplino l’accompagnamento in uscita delle professionalità in esubero e dall’altro incentivi l’ingresso di giovani; il sostegno all’innovazione anche con incentivi fiscali alla diffusione di contenuti digitali; la modernizzazione della filiera della distribuzione e vendita; la riforma del diritto d’autore con il coinvolgimento di ministeri, Agcom ed esperti; l’intesa tra editori e motori di ricerca o in mancanza di questa un intervento normativo per la costituzione di un fondo che finanzi progetti di innovazione, alimentato principalmente dalla contribuzione dei motori di ricerca. Ultimo punto sul quale porre l’attenzione, la ridefinizione del quadro finanziario del settore: ”Ribadisco l’impegno del Governo – ha aggiunto Legnini – a garantire un livello adeguato delle risorse per la contribuzione diretta, quantomeno stabilizzando l’attuale livello finanziario già dalla prossima Legge di Stabilità. Dobbiamo avviarci verso una nuova stagione volta a incentivare l’innovazione di prodotto e di processo, coinvolgendo tutti gli operatori della filiera”. Al momento all’editoria – spiega sempre il sottosegretario – sono destinati 95 milioni di euro di contributi diretti, a fronte dei 245 del 2006. Risorse destinate a ridursi ulteriormente con una proiezione negativa per il prossimo anno intorno ai 55 milioni. Il sottosegretario ha poi puntato l’attenzione sul diritto d’autore e sulla sua tutela soprattutto nell’ambito del web e dei motori di ricerca che mettono a disposizione degli utenti anche contenuti editoriali. Una criticità che in Europa è stata affrontata in vari Paesi (Belgio e Francia hanno raggiunto un accordo negoziale con Google, la Germania è intervenuta a livello legislativo) e sulla quale va avviata

un’ampia riflessione che tenga conto non solo delle soluzioni europee finora sperimentate, ma anche degli spunti offerti dagli stessi utenti e fruitori della Rete.

Da Assostampa FVG

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist