Di uomini e mostri – Nicola Argenti

Di uomini e mostri di Nicola Argenti edito daLes Flâneurs Edizioni rappresenta il felice esempio di una scrittura fatta di talento, passione e ricerca che si fondono inevitabilmente in un mix di impegno e perseveranza, unito a tecnica e abilità che si acquisiscono con l’esperienza e il tempo, perché la buona scrittura dipende molto dalla tecnica e dall’esperienza che si acquisisce sul campo. 

Si tratta di una raccolta di microstorie legate fra loro dalla “poetica della miopia” e attraverso dettagli apparentemente trascurabili della realtà ci svela la verità nascosta che sta sotto i nostri occhi ma che non riusciamo a vedere. 

Sono situazioni che scaturiscono dagli anfratti della memoria e della società attraverso situazioni comiche e surreali, in un continuo gioco di specchi dove realtà e finzione sono mescolate tra loro come carte da gioco nel proprio mazzo. È un libro originale, dinamico, complesso, ma molto piacevoli da leggere. La scrittura scorrevole, coinvolge in un vortice di curiosità e interesse.
Assorbito un capitolo, si procede nel labirinto degli altri racconti e nell’esplosione di nuove altezze e profondità. Dolori, ingiustizie, l’amore che muta, i sentimenti che si evolvono o implodono e la ricerca della verità che può essere catartica.
Un libro accattivante che indaga e scopre il mostro che c’è in ognuno di noi, rivelandosi opera briosa, che fa sorridere e dimostra una grande arguzia da parte dell’autore. Di uomini e mostri è un libro particolare, contraddistinto da uno stile personale, che mostra un animo sarcastico, ironico e una mente agile che svela le assurdità che eccedono nelle vicende umane.
Tante le sorprese che ci riserva Argenti mantenendo sempre costante la cifra stilistica nel modo in cui i personaggi interagiscono, attraverso i loro discorsi, ci affacciamo sul lato profondo di un’Opera che non è solo umoristica, ma riflette su temi vari e importanti: l’amicizia e l’amore, la vita e il suo senso, la giustizia, finanche la morte. Attraverso guizzi giocosi, scopriamo tutta la capacità letteraria dell’autore che con leggerezza ci porta a riflettere e a vedere come se guardassimo il mondo attraverso un caleidoscopio.  Un libro poetico, incantevole, mistico, onirico, febbrile, circolare, labirintico.

Alcuni racconti sono davvero magnetici, straordinari: prosa assolutamente pulita, pacata ed equilibrata, e tra le righe, si ha l’impressione che Argenti abbia seguito il grande insegnamento di Borges ovvero che con la letteratura si può e si deve giocare. 

Preziosissima la Prefazione di Livio Romano che permette di entrare ancora più a fondo nel significato Di uomini e mostri. Racconti di straordinaria bellezza e complessità, narrati in uno stile superbo e raffinato, che impegna notevolmente l’attenzione di ogni lettore, perché Argenti ha la capacità di intercettare i nostri sentimenti più profondi, ansie, insicurezze, frustrazioni e paure.  Trame molto articolate corredate da atmosfere uniche, oniriche, affini alla visione e al mistero. 

Ogni racconto racchiude una storia particolare e tutti sono accomunati da vicende del reale quotidiano sia pure ammantati da allucinazioni e dal tormento esistenziale dei personaggi:

Il proprietario non riusciva ad affittare le altre, quindi ero praticamente l’unico inquilino della casa. Lui diceva che “il mercato è cambiato ma anche le persone, lei lo sa, non sono più le stesse. Tutti delinquenti”. Io ero di altro avviso, ovvero che fosse solo tirchio e molto pretenzioso. Troppe regole in quell’appartamento. Alla fine rimasi sempre da solo in quella grande casa.

 Ci tengo a precisare che Argenti coltiva due generi letterari la prosa e la poesia: i suoi racconti sono poesie e le sue poesie sono racconti. E per questa ragione, apro un breve inciso, consiglio dello stesso autore la silloge La rosa nel magma, edita da Montag, vincitrice dell’edizione 2021 del Premio internazionale Montag per la sezione poesia. La poesia di Argenti scorre sull’orlo di costruzioni figurative che sono vere e proprie architetture di pensiero, innalzate con maestria in un perfetto equilibrio di sostantivi, aggettivi e verbi. Sono animate dall’ansia ma anche dalla dolcezza della memoria, di seguito la lirica Analemma tratta da La rosa nel magma

Mi vedrai sempre
mi troverai sempre
non importa se tarderai
non importa se non verrai
se non vorrai
sarò sempre lì
fermo
ad aspettare
ogni giorno
alla stessa ora
in tutti i posti
dove potresti cercarmi
sarò contemporaneamente
ovunque tu sarai
ovunque tu potresti essere
ovunque mancherai.

Argenti è un poeta – scrittore della meraviglia perché dalla meraviglia, dallo stupirsi davanti alla vita scaturiscono inevitabilmente   sia la poesia che la narrativa.

Il pensiero dell’autore ruota attorno ad alcuni temi cardine (l’irreale, il tempo, l’esistenza di molteplici realtà, l’infinito, il subconscio) che sono di volta in volta rielaborati e approfonditi e il cui fine ultimo è la riflessione interioredell’autore e dei lettori. Spesso, nei racconti Di uomini e mostri, oggetti comuni o situazioni prosaiche e quotidiane diventano il mezzo per entrare in contatto con una realtà “altra” e parallela. 
La figura di Argenti si impone al panorama letterario come quella di uno scrittore complesso, poetico e meditativo, capace di parlare all’uomo e al mondo attraverso temi universali, come il contatto tra l’essere e la realtà che lo circonda.

Superfluo aggiungere che l’autore con questa raccolta ha raggiunto un notevole livello stilistico e consiglio di leggerla per la visionarietà, l’ironia e le atmosfere surreali, ma ricordando che c’è anche un forte realismo e attenzione per i dettagli, come già detto all’inizio. 
Argenti scrive con passione autentica, perché è un meraviglioso, intenso e dolente sognatore; leggete Di uomini e mostri e ve ne renderete conto. 

Di uomini e mostri
Nicola Argenti
Les Flâneurs Edizioni, 28 novembre 2022
Pagine 198
Prezzo € 14,25

Maria Franze'

Author