Il tempo che vorrei – Fabio Volo

A volte non basta una vita per recuperare il tempo perduto, a volte invece si è più fortunati: in un momento qualsiasi ci si sveglia e si torna indietro per conquistare e/o riconquistare, anche se il prezzo da pagare è alto. Poi accade che quello che perdiamo dipende solo da noi, perché è più facile ricevere che guardarsi dentro, e non riusciamo a trovare alcun equilibrio, né donarlo a chi ci ama.

Ed è così che Lorenzo, il protagonista dell’ultimo successo di Fabio Volo, si volta indietro, nel momento in cui capisce che non ha dialogo col padre e nel momento in cui l’ex lo ha lasciato. Comincia tutto un percorso a ritroso, dove viene fuori un’infanzia difficile, che caratterizza il carattere suo e dei suoi genitori, e dove capisce quanto è innamorato della sua ex, quanto gli manca e quanto gli mancano persino i suoi difetti, mentre apprende la notizia che proprio la “lei” tra circa un mese si sposa con un altro.

I sentimenti che vengono alla luce sono tanti, vanno dall’amicizia al valore della famiglia, al rispetto, all’onestà, al fallimento. E ci si accorge che non si è sempre in tempo per recuperare, perché non sono tutti attenti ad accoglierci a braccia aperte, dopo ricorrenti errori. Il tempo perso sarà perso per sempre. Ma per Lorenzo è diverso: non appena si sveglia dal suo letargo statico e passivo si batte per farsi “scegliere” dal padre e manifestare l’amore autentico alla ex. Al di là di come vanno le cose finalmente dà tutto se stesso e comincia la sua battaglia per riaverla.

Talvolta anche i sentimenti provvisori sono duraturi, e la transizione, giustificata dal voler capire, può essere causa infame per lasciarci sfuggire le occasioni più importanti di felicità autentica, che non torneranno mai più. L’augurio, anche in questo caso, è quello di vivere, di saperlo fare e di averne coscienza, per se stessi e per chi ci ama.

Il tempo che vorrei
Fabio Volo
Mondadori
Pagine 294
Prezzo di copertina € 18,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist