Madri sole. Dalle concubine romane alle single mothers – Giovanna Campani

Le single mothers sono in crescita, e i motivi sono svariati. Trattasi di donne separate o di coloro che vogliono per scelta essere solo madri anziché mogli e compagne, la questione ha influito parecchio nella mutazione sociale dapprima del Nordeuropa e Nordamerica e ora anche in Italia. Nel nucleo familiare, generalmente, alla figura della mamma si dà maggiore rilievo: per ogni questione il riferimento è sempre a lei perché con dolcezza si mostra paziente a ogni tipo di cure del proprio bimbo. «Mamma» è la parola che si pronuncia quando si è in difficoltà, quando si sta male, quando abbiamo bisogno di conforto e ogni volta che abbiamo bisogno di sicurezza. «Mamma» è la figura che teniamo nel cuore, anche quando ci si scontra, o quando siamo lontani.

Da sempre questa figura ha segnato la nostra vita, influendo il percorso dei figli in tutti i contesti. Ad ella si affidano grosse responsabilità che sfociano nella saldezza dell’animo del proprio figlio o nella debolezza. Ma il tutto è naturale vederlo e studiarlo nel contesto della famiglia “normale”. Quando il genitore, però, è solo uno ecco che viene vista l’anomalia. Di questo e tanto altro ha scritto la docente Giovanna Campani nel libro Madri sole. Dalle concubine romane alle single mothers, edito da Rosenberg & Sellier.

L’argomento centrale del libro è la monoparentalità, in particolare femminile, nel suo percorso storico e nel contesto attuale, caratterizzato da una serie di trasformazioni nella vita familiare che,secondo alcuni studiosi, sarebbero talmente profonde da produrre una “mutazione antropologica” […] Già negli anni Settanta, alcuni autori, tra cui Shorter (1975) individuarono alcune tendenze, quali l’indifferenza degli adolescenti rispetto all’identità della propria famiglia, l’instabilità nella vita delle coppie, accompagnata da tassi di divorzio in rapido aumento, e la distruzione del concetto di “nido” della vita familiare nucleare, ricondotte all’impatto del movimento femminista sulla società.

Si tratta di un percorso, dunque, partendo dai tempi più remoti e contestualizzato nella società attuale dove ancora vigono preconcetti frutto di retaggi culturali.
Nell’ambito di studi storici, sociologici, dibattiti politici e biografie, l’autrice propone anche un’analisi del “mother blame”, ovvero

quella tendenza a riversare sulle madri la colpa per tutto quello che succede alla famiglia e ai figli, sia sul piano psicologico che su quello sociale (omosessualità, criminalità, dipendenze, suicidi).

L’antropologa Campani ha voluto fornire maggiori dettagli su un argomento abbastanza delicato che centralizza la figura femminile, talvolta accusata dalla stessa società, talaltra adulata.

Madri sole. Dalle concubine romane alle single mothers
Giovanna Campani
Rosenberg & Sellier, 2012
Pagine 192
Prezzo di copertina € 18,00

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist