Il bacio del pane – Carmine Abate

Riscoprire la bellezza della natura, per percepirne i colori, gli odori e nascondersi dietro alla magia degli antichi sapori, come può essere quello del pane appena sfornato. Tenerezza, semplicità, onestà, coraggio e fiducia rincorrono i personaggi dell’ultimo libro di Carmine Abate, che lo scorso anno ha vinto il meritato Premio Campiello. I giovani descritti ne Il bacio del pane hanno un futuro davanti e sono alle prese con i primi amori, avvolti e immersi in una meravigliosa Calabria, esattamente nell’oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il paese di Spillace.

Fece tutto in modo preciso, veloce, lucido, come se da un minuto all’altro il suo tempo potesse scadere per sempre. Quindi ripassò dagli inquirenti con il memoriale e li informò che si sarebbe protetto da solo in un posto segreto, dove non lo avrebbe trovato nemmeno il diavolo in persona.

Quello di Carmine Abate è un libro intriso di mistero, il cui protagonista, un uomo (vagabondo) ignoto nasconde un importante segreto che gli ha provocato ferite troppo pesanti da sopportare. Ci insegna che la vita ha sempre in riserbo sorprese non per forza negative, anche quando si pensa di essere soli al mondo e costretti a lottare contro perfidia e disonestà. Un romanzo di crescita interiore, che infonde coraggio e trasmette senso di solidarietà e amicizia.
Il mare, le pietraie e i ruderi del mulino fanno da sfondo a una magica estate che piano piano scorre via, ma che regala al lettore pensieri nostalgici di una adolescenza che scorre come le acque di una dolce cascata.

 

Il bacio del pane
Carmine Abate
Mondadori, 2013
Pagine 176
Prezzo di copertina € 12,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist