Cose che nessuno sa – Alessandro D’Avenia

Ci sono aspetti nella vita che non possiamo conoscere, perché sostanzialmente nessuno le sa. Si tratta di domande esistenziali che la vita, in giovane età, ci impone, e che specialmente nell’età dei perché importanti vogliamo conoscere. Il libro di Alessandro D’Avenia mette in evidenza questi aspetti, ma racconta esattamente la poetica dell’autore. Il contesto è quello della scuola, protagonisti sono i ragazzi e un professore che fa fatica a dirigere la sua vita, delegandola agli autori dei libri che legge. Un romanzo di formazione che ci permette di crescere insieme, e di entrare nel bel mezzo della gioia di vivere.

Gioia mia, quello che so è che cerchiamo la vita. Il nostro respiro non ci basta e vogliamo il respiro di un altro. Vogliamo respirare di più, vogliamo tutto il fiato di tutta la vita. Nella mia terra le persone che ami le chiami ciatu mio: respiro mio. Si dice che la persona giusta è quella che respira allo stesso ritmo tuo. Così ci si può baciare e fare un respiro più grande…

Il testo rispecchia esattamente quello che l’autore predica ai suoi ragazzi: viaggiare con la mente verso nuove mete, verso nuovi appigli che diano la possibilità di vivere al meglio. Durante la lettura riviviamo il viaggio di Telemaco che decide di andare a cercare Ulisse, conosciamo un Omero nuovo, che spinge i giovani odierni a scalare le montagne per realizzare i propri desideri. E così Margherita, la ragazza abbandonata dal padre, riconoscendosi in Telemaco prende la sua vita in mano con coraggio, quello stesso coraggio che è mancato, però, ai suoi genitori: così parte, e noi lettori con lei, alla ricerca del nostro io interiore, che diverse volte non abbiamo avuto la volontà di assecondare.
In questo romanzo sembrano diversi i punti di contatto con l’autore: primo è quello della magica terra sicula, culla di proverbiali sentenze, affidate alla bocca della nonna Teresa, che regala perle di saggezze con i detti siciliani alla nipote ma anche a tutti i lettori. Lei, forza motrice della famiglia, custode un tragico segreto che sarà svelato soltanto alla fine. Poi la lettura dell’Odissea di Omero, libro cult per D’Avenia, che come tutti sappiamo lo fa leggere per intero ai suoi alunni di Liceo. Infine la difficoltà dei ragazzi di oggi ad approcciarsi alla Letteratura che invece risolve spesso i loro perché e che se studiata bene può coinvolgerli nell’affrontare il percorso adolescenziale e amoroso.

Spesso ci tuffiamo nelle novità come se fosse la soluzione o un rimedio, come se la vita che sentiamo palpitare di nuovo dentro di noi ci facesse provare l’ebbrezza dell’immortalità, ma non è di sentirci immortali che abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno di amare.

Si avverte la maturità dello scrittore, che avevamo conosciuto con Bianca come il latte rossa come il sangue : in questo secondo romanzo ci ha regalato momenti di tensione alternati a momenti di commozione, impreziositi dai consigli inneggianti sempre al cogliere l’attimo, perché la vita deve sempre essere vissuta, e impreziosita dall’amore: un amore non per forza dedicato al partner, ma anche a tutto ciò per cui siamo predisposti. Ancora una volta Alessandro D’Avenia ci incita a vivere e di metterci al servizio del prossimo affinché l’armonia dell’universo sia un crescendo e soprattutto sia contagiosa per sconfiggere quel male che ogni tanto impervia nelle nostre vite, ma che per fortuna cessa di esistere non appena l’amore si rimette in moto.

 

Cose che nessuno sa
Alessandro D’Avenia
Mondadori, 2011
Pagine 332
Prezzo di copertina € 13,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist