Black Angel – Valentina Bellucci

Oggi il romanzo fantasy sta andando parecchio di moda; specialmente tra le nuove generazioni si ha come l’esigenza di evadere dalla propria realtà per immergersi in una esistenza parallela che allontana in qualche modo dal tram tram quotidiano. Da quando, poi, la saga di Twilight ha spopolato con un grande successo sono stati in tanti a rivalutare le storie di vampiri e, successivamente, di licantropi. Ma come mai questi personaggi ci incuriosiscono tanto? Lo abbiamo in qualche modo letto tra le righe di una scrittrice esordiente, con il primo testo che preannuncia una saga, dal titolo Le rose del Male. Il libro che abbiamo letto rimanda all’angelo nero, che sin da bambini ci ha impaurito perché appartenente al regno del male. Ma chi sono i personaggi di questo romanzo? Vampiri, streghe, licantropi, ma anche e soprattutto sentimenti come l’amore e l’odio. Si tratta di un susseguirsi di ostacoli da superare per ottenere e resuscitare nell’amore, dove per fortuna il bene vince sul male.

La vita scorre tranquilla per Elia, un giovane vampiro biondo. Ma all’improvviso qualcosa sconvolge tutto il suo mondo e lo porterà indietro nel tempo, fino a un passato oscuro che nemmeno lui conosce. Ma cosa sono queste visioni che lui ha? E perché gli portano dolore? Solo Mayah riesce a capirlo. Ma l’amore tra loro riuscirà a fermare le forze oscure?

La scrittura risente della mancanza di editing importante, gioco forza forse la mancanza di esperienza della giovane scrittrice, che pur affrontando una trama dal ritmo incalzante dove a prevalere sono i sentimenti per i quali i personaggi sono pronti a battersi fino a morire, la prosa alla fine è ridondante.

È quando calano le ombre e si alza il vento e tutto sembra essere avvolto in uno strano silenzio, che il Male si risveglia. Quello che vi voglio raccontare non è solo una leggenda. Io sono nato qui, in quella che chiamano la Foresta dei due Mondi; che poi sia vero o no, questo dovrete deciderlo voi. Ma la storia che desidero raccontare è vera, io ero là e me lo ricordo; mi ricordo il cielo, il sole e il vento che frusciava tra i rami degli alberi, al tempo in cui non conoscevamo altro che non fosse morte e distruzione.

Malgrado l’autrice sottolinea la falsità delle leggende, il lettore ne viene coinvolto fino a crederci o a convincersi che sono realmente vere. Questo dato è positivo perché permette di interloquire in qualche modo con la vicenda, tanto da rimanerne affascinato e coinvolto. Il libro è sicuramente da leggere, consigliato forse più ai ragazzi che parlano lo stesso linguaggio, visto che gli adulti oggi sono talmente presi dagli “affari” quotidiani che potrebbero giudicarlo erroneamente banale. Nel frattempo a noi non resta che attendere la seconda parte della saga!

 

Black Angel
Valentina Bellucci
Self publishing, 2015
Pagine 312
Prezzo di copertina € 15,08

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist