Piccole storie oscure – Tina Caramanico

Navigando in Internet, alla ricerca di storie emozionanti di cui parlarvi, ci siamo imbattuti in una piccola raccolta di racconti, dalla copertina viola, in cui è raffigurata una casa nera, un po’ “sgarruppata”, direbbe qualcuno di lontana memoria, illuminata dalla luna piena. Dalla porta di casa fa capolino una bimba con un gatto, fuori c’è anche un vaso di fiori. Il disegno sembra realizzato da un bambino, e potrebbe essere la copertina di una favola oppure di un libro per bambini, se non fosse per quei colori così cupi.
Non lasciamoci ingannare, perché Piccole storie oscure di Tina Caramanico, pubblicato nel 2013 da 0111 Edizioni, è in realtà una raccolta di 12 racconti brevi in stile noir. Lo consigliamo quindi agli amanti del brivido, e di storie in cui nulla è mai come sembra.
L’autrice è molto brava ad entrare subito nel vivo della storia, senza perdersi in descrizioni inutili, oppure in particolari inverosimili. Sì, perché, il pregio di questi racconti è che coinvolgono il lettore, lo emozionano e lo inducono a “divorare” le pagine, per vedere quale altro espediente si incontrerà nel racconto successivo.

Sono storie che, seppur nel loro essere crude, hanno del verosimile. I dialoghi, soprattutto, sono credibili, laddove il compendio in così poche battute è arte di pochi.
Le trame racchiudono dentro di sé un evento tragico, delittuoso, atroce, ed hanno una caratteristica: il finale a sorpresa. Il fil rouge che le lega è una conclusione diversa rispetto a quella che ci eravamo immaginati, diremmo spiazzante. Questo perché i protagonisti nascondono dei segreti; ne rivelano altri; ma solo nelle ultime battute avvertono la necessità di confessare.

Piange, davanti allo specchio della camera. Si passa una mano sugli occhi, per asciugarli, e il suo stesso sguardo le pare estraneo, le fa paura. E ancora quel tic, maledetto, che le storce le labbra e la fa sembrare così cattiva…
[dal racconto Una notte, in ospedale]

Qualche volta, si evince che l’autrice possa aver tratto ispirazione da fatti di cronaca nera, mettendo la sua fervida fantasia a servizio di nuovi particolari e risvolti.
Come abbiamo detto, sono storie brevi che hanno il potere di colpire nel profondo. L’elemento soprannaturale tocca appena i racconti, li sfiora. Quasi fosse un momento onirico, attraverso il quale degli innocenti rivelano la propria presenza, al fine di testimoniare al mondo la loro orrenda fine.

Madre, io ti conosco. Mi hai tenuta nascosta per vent’anni, coperta, negata, custodita, morta e non silenziosa, dentro una culla di legno di cedro, dentro l’utero assurdo di un armadio.

È una citazione tratta dal racconto Io ti conosco, che mette in evidenza, così come ogniqualvolta l’autrice si affidi a “voci” fuori campo, il suo amore per la poesia.
Dicono che i racconti migliori siano scritti dai poeti. Be’, una cosa è certa: essi sanno come far giungere un’emozione.


Piccole storie oscure
Tina Caramaico
0111 Edizioni, 2013
Pagine 118
Prezzo di copertina € 13,70

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa