Francesco Leto: Sfamaunoscrittore porta a porta

Lo scrittore Francesco Leto parla del suo libro e del progetto “Sfamalibri”, ossia vendere libri casa per casa.

Il tuo romanzo Il cielo resta quello, ha una trama molto profonda e commovente, com’è nata l’idea di scrivere il romanzo?
Scrivere e raccontare una storia è un processo molto lungo e faticoso. Per me nasce sempre da un’urgenza o da una specie di ossessione. Un’idea che diventa sempre più insistente, e cresce e prende forma. Ogni artista – che scriva, reciti, canti, non importa – in fondo ha sempre una visione di sé, di ciò che gli piacerebbe produrre. C’è un percorso che va costruito e ogni passo deve essere il tuo, quello che hai voluto fare, foss’anche uno indietro.

Chi è Maria?
Maria è una bagnarota. Scompare misteriosamente ed è questo piccolo mistero che accompagna il lettore fino alle ultime pagine. La sua storia e quella della sua famiglia è fitta di avvenimenti, lieti e tragici. Maria sembra attraversarli con lo stesso sentimento di fierezza e naturalezza. Pare essere inscalfibile, invincibile.

Molto simpatica la novità di vendere il libro porta a porta, qualcosa su questo progetto Sfamalibri?
Il progetto “Sfamaunoscrittore” è un tentativo ironico di porre l’attenzione sui libri di letteratura, su quei libri cioè che non rientrano in un trend narrativo come le sfumature, i gialli, etc. Allora attraverso questo corto lanciato dal Corriere.tv mi si vede bussare di porta in porta cercando di vendere il romanzo come un rappresentante della folletto. Dalla mancata vendita, l’appello quasi ai lettori e a chiunque di sfamarmi; è facile basta comprare il libro, ma io propongo dei modi conviviali anche di incontrare i lettori: cene, colazioni, caffè, un divano, una bocciofila, una conferenza su Skype. Sul sito www.sfamaunoscrittore.com mi puoi contattare.

Un tuo scrittore preferito?
Leggo in maniera disordinata. A volte tantissimo e non esco mai, altre poco. Ultimamente ho riletto Alice nel paese delle meraviglie. Non mi addormento mai senza aver letto una pagina.

Progetti futuri?
Mi piacerebbe essere pop. Mi piacerebbe che la mia scrittura lo sia, che le mie storie lo siano o lo diventino. Trovo che la letteratura lo sia.

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice