La lettrice scomparsa – Fabio Stassi

Vince Corso, il protagonista de La lettrice scomparsa di Fabio Stassi (Sellerio, 2016) è un lettore compulsivo, ossessionato dalla letteratura. Non solo analizza ogni evento alla luce dei romanzi che ha letto, ma ritiene che i libri possano curare ogni male.
Insegnante precario non più giovanissimo, o meglio disoccupato, egli s’inventa una nuova professione: il biblioterapeuta. A Roma, nel minuscolo appartamento che ha affittato dall’egocentrica signora Doliner in via Merulana – profetica nell’annunciare un imminente “pasticciaccio brutto”? –, egli riceve solo donne.  Esse gli raccontano i loro guai, e in cambio ottengono consigli sui libri da leggere, attraverso cui avere beneficio.

In verità, Vince si rivela goffo ed inadeguato nel ruolo che si è ritagliato, e non sempre riesce a fare breccia nelle convinzioni delle temerarie signore. Nato a Nizza, da una cameriera d’albergo che ha avuto una storia con un cliente di passaggio, egli ha dalla sua un passato non-risolto e la bizzarra abitudine di spedire cartoline a quel padre che non ha mai conosciuto, all’indirizzo dell’hotel. Vincenzo, questo il suo nome per intero, si rivela invece molto più abile nei panni di detective, allorquando si convince che la vicina del primo piano, la signora Parodi, forse non è stata uccisa dal marito, come si pensa, ma potrebbe avere messo in atto un piano che solo lui può decifrare. L’uomo, che assomiglia all’attore Gérard Depardieu, e che, come lui, dovrebbe mettersi a dieta, cerca di scoprire cosa possa essere accaduto alla donna, assidua lettrice e svanita nel nulla. Lo fa analizzando una lista di libri, che lei aveva letto, custodita da un amico libraio molto arguto, col quale Vince ha da tempo ingaggiato una fantomatica partita a scacchi.

Il giallo c’è, e così anche un mistero da risolvere. Ma l’opera può essere considerata come un’indagine sui problemi esistenziali che affliggono un campione di donne della nostra società, dalle più giovani a quelle attempate. Inoltre, la lista di libri offerta dal “terapeuta in erba”, si rivela interessante anche per il lettore stesso, che avverte la curiosità di saperne di più. Probabilmente, in futuro, molti di noi includeranno proprio qualcuna di quelle letture. Io l’ho fatto, dato che romanzi che non conoscevo hanno suscitato il mio interesse.
Nonostante si cerchi di leggere ed interpretare i sentimenti altrui, quel che ne esce è che ciascuno di noi sia differente. Quindi la letteratura non offre una chiave di lettura del lettore – perdonate il gioco di parole – bensì, eventualmente, soltanto di chi scrive.
La lettrice scomparsa è un romanzo particolare – i capitoli non sono introdotti da numeri ma da lettere dell’alfabeto –, introspettivo e dall’elucubrazione ponderata. Adatto a chi legge molto e ama la lettura sopra ogni cosa. In molte parti, ne sono sicura, si riconoscerà in Vince.

 

La lettrice scomparsa
Fabio Stassi
Sellerio, maggio 2016
Pagine: 274
Prezzo di copertina € 14,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa