Da Pasquale a Giorgio Almirante. Storia di una famiglia d’arte

Edito da Marsilio si tratta di un libro che certamente coinvolge, nella narrazione, una parte vivace e forte della storia della nostra terra, sia sotto il profilo artistico sia sotto quello politico.
L’autore, Pasquale Almirante, è nativo di San Cono e Vive a Trecastagni, alle falde dell’Etna. Docente dal 1976 di lingua e letteratura straniera nei licei, ha pubblicato per la Cuecm: Immagini San Cono e con Brancato editore, Omaggio a San Cono. Oltre ad avere curato altre pubblicazioni, dal 1985 è iscritto all’albo dei pubblicisti di Sicilia e collabora col quotidiano La Sicilia di Catania e con il giornale online La Tecnica della scuola.
Una famiglia davvero degna di attenzione, quella degli Almirante. Personalmente ricordo di avere conosciuto e intervistato, negli anni ’80, il politico Giorgio Almirante (1914-1988), figlio di quel Mario che dal teatro passò al cinema, prima come regista e poi come direttore di doppiaggio. Giorgio, proveniente dall’ambiente artistico di cui parla il libro del suo discendente, ebbe un breve periodo nell’infanzia, nel mondo dell’arte, apparendo nel teatro, dopodiché lo ricordiamo soltanto per aver scelto la ribalta politica, con quel suo fare educato e signorile, amato e odiato, ma comunque fisicamente e culturalmente interessato vivamente, alle sorti dell’Italia.
Apprendiamo dalla quarta di copertina che le ricerche storiche del libro partono dalle molte famiglie d’arte che nel periodo 1700-1900 percorrevano l’Italia per portare, anche nei paesi più sperduti, le suggestioni del teatro, ma pure cultura insieme al dibattito politico del tempo. Leggiamo:

Su carrozze ricolme di costumi, scene e bambini frignanti, tra quelle famiglie c’è anche quella fondata da “monsignor Pasquale Almirante, figlio del duca di Celsa “monsignor” Pasquale Almirante, figlio del duca di Celsa Piccola Pietro, che, innamoratosi di Elisabetta Quintavalle, un’attrice girovaga, lascia la solidità paterna, diventando così lui stesso capocomico e “comico”.

Nello scorrere del lavoro letterario ritroviamo elementi che ci riportano a questa famiglia, in Sicilia, fin dai primi dell’800, anche a merito delle abitudini del tempo, per cui (1859-1876 da alcune lettere ricevute, due anni prima dell’Unità d’Italia, da Lionardo Vigo Calanna, marchese di Gallodoro (Acireale, 25 settembre 1799 – Acireale, 14 aprile 1879, poeta, filologo e politico italiano), a firma di Antonio Teodosio, apprendiamo i cognomi di quanti lavoravano nella stessa compagnia: i Garzes, i Campagna, i Rosa, i Previtali, i Dall’Este, i Malvica, i Menichelli. Si esibiva con loro quella “Pina”, diva del cinema muto, rivaleggiante al tempo con Italia Almirante Manzini, memorabile interprete del film Cabiria, di Giovanni Pastrone, ricordato come il primo grande kolossal del cinema mondiale. Essendo l’autore del libro, per temperamento, coinvolto nel settore culturale e tanto di più anche discendente di quei nobili interpreti dell’arte, non stupisce che abbia desiderato, attraverso l’interessante pubblicazione, ricercare e rendere pubbliche le biografie di ciascun Almirante,

partendo dai figli di Pasquale e di Elisabetta: da Michele, il papà di Italia; da Pietro, da cui deriva l’autore; da Giuseppina che, sposata con Luigi Garzes, diede al teatro Francesco e Arturo; da Nunzio da cui nacque Luigi, il primo interprete dei “Sei personaggi in cerca di autore” di Pirandello; e poi Ernesto, che troviamo con Fellini e Germi; Giacomo”

senza dimenticare, ovviamente, quel Mario, scenografo e regista di importanti film muti, al quale dobbiamo la presenza politica forte ed incisiva del figlio Giorgio Almirante, che non possiamo non annoverare tra le personalità più di spicco della nostra Italia.

 

Da Pasquale a Giorgio Almirante. Storia di una famiglia d’arte
Giorgio Almirante
Marsilio, maggio 2016
Pagine 288
Prezzo di copertina € 19,55

Bianca Fasano

Bianca Fasano, giornalista e scrittrice.