Schiava di Picasso – Osvaldo Guerrieri

Una storia tormentata e crudele, dove bene e male si confondo, è quella raccontata da Osvaldo Guerrini in Schiava di Picasso, edito da Neri Pozza. Protagonista è Dora Maar, allieva molto brava di Man Ray, fotografa che vive a Parigi e intrattiene una storia con uno dei maggiori filosofi del tempo: George Bataille.
Pablo Picasso conoscerà Dora in un modo particolare mentre sta seduto in un bar insieme al poeta Paul Eluard: ella entra, si toglie i guanti e comincia a tagliuzzarsi le dita a forma di ventaglio, un gesto insolito ma che colpirà il pittore.

«Anche Picasso fu affascinato dalle sue mani. La loro storia cominciò proprio grazie a quelle mani. Picasso volle conoscerla quando la vide fare quel gioco assurdo crudele con il coltello».

Dora viene da una fine di una storia tormentata, distruttiva, violenta e avvilente ma anche l’amore con Picasso sarà forte e duro perché lui la condividerà con molte altre donne e soprattutto con l’esagerato amore per sé stesso. In questo libro troviamo la Parigi degli anni Trenta e Quaranta e tutto quello che la caratterizza. Dora sarà una delle migliori fonti di ispirazione dell’artista, che considera le donne una specie di capri espiatori della sofferenza ai piedi di un miracolato che si crede Dio in terra. Malgrado tutto ciò ella non riesce a staccarsi da questa strana sregolatezza, che la fa sentire viva e imperante.

«Nessuno l’aveva mai descritta con tanta crudeltà».

Un libro incredibile, dove filosofia, amore, crudeltà si intrecciano e dove lo stile dell’autore, Osvaldo Guerrini, riesce a emergere con poesia e dolcezza malgrado la crudezza delle azioni. Una donna vittima e carnefice di sé stessa, all’ombra – nella vita e nel romanzo – di un uomo, del celebre e geniale, anche se maledetto, Picasso.

 

Schiava di Picasso
Osvaldo Guerrieri
Neri Pozza, 2016
Pagine 240
Prezzo di copertina € 16,00

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice