Dente per dente – Francesco Muzzopappa

«Decido di non farmi troppe domande e soprattutto smetto di sbirciare le duplici personalità altrui per concentrarmi sulla mia, tenero handicappato e feroce vendicatore.»

La si può far pagare alla fidanzata “fedifraga” di turno, in una maniera talmente divertente da risultare nel giusto persino agli occhi dei cattolici, sebbene s’infrangano pesantemente tutti e dieci i comandamenti? Nonostante la morte di un pappagallo, innocente vittima sacrificale per il quale l’autore ha chiesto, per altro, abbondantemente scusa agli animalisti nelle sue “quattro pagine” conclusive? O ancora, ai costruttori d’immagini sacre, in seguito alla fusione della statua della Madonna, posta di proposito nel forno a microonde?
La risposta è sì, o quasi. Mi verrebbe da dire che Dente per dente di Francesco Muzzopappa (Fazi Editore, giugno 2017), l’apprezzato copywriter d’adozione milanese dal nome difficile ed eccelso nelle pubblicità radiofoniche, ispiri la celebre frase utilizzata nel mondo del wrestling Don’t try this at home, ovvero ridete e divertitevi, ma non prendete ad esempio il protagonista ventottenne Leo, perché la sua vendetta non ha confini – violazione di domicilio; furto di auto e gioielli; soffiate alla polizia, giusto solo per darvi un assaggio delle sue peggiori nefandezze.

Se l’intero romanzo non fosse filtrato dalla più sottile ironia, che mette il lettore di fronte alle brutture del secolo, compresi i vizi e i difetti di un campione preso a caso di umanità, Leo sembrerebbe eccessivo. In fondo, chi di noi non è mai stato tradito?
La parte geniale consiste invece nel modo in cui Leo si vendica della sua fidanzata Andrea e degli spocchiosi genitori di lei. Ovvero, di quanto senso dell’umorismo l’autore metta a scapito del suo essere blasfemo. L’opera risulta quindi originale, proprio perché egli se ne frega di rasentare la blasfemia.

Insegna forse a fare la spia, Muzzopappa, seppure nei confronti di un ex suocero arricchito, che sulle otto dita di Leo – in un incidente a quindici anni ne ha perse due – ci marcia, così come svaluta la sua posizione di semplice guardiano in un museo di infimo ordine, poiché lì, al MU:CO (Museo d’Arte Contemporanea) di Varese dove il ragazzo lavora, sono riunite le opere più brutte dei più grandi artisti di tutti i tempi. E Andrea, unico raggio di sole in quest’esistenza così ordinaria, non fa sesso. È talmente credente e osservante, che mai si concede. Ma solo a lui, Leo, non si concede. Perché all’altro, il modello Devin, proprietario di una magnifica Pontiac e vuoto di mente come un angolo convesso, invece sì che si concede. E Leo lo sa perché, mentre si reca da lei per chiederle di sposarlo, li trova a letto insieme.
Voi come avreste reagito?

Nell’unico modo che si pensa faccia impazzire un cattolico, o presunto tale. Infrangere di brutto, a uno a uno, tutti i comandamenti. E i comandamenti, badate bene, sono dieci. Quindi, si ride per tutto il libro.

Dente per dente è sconsigliato ai bigotti, o a chi crede nel cattolicesimo per davvero. Potrebbe sentirsi offeso, soprattutto se sprovvisto di senso dell’umorismo. Consigliato invece agli ironici e ai larghi di vedute. E soprattutto, a chi legge e prende dai libri quello che c’è di buono, senza rimuginare troppo sui concetti. Qualche battuta esilarante, per esempio. Che può essere riciclata e spacciata per propria in compagnia degli amici.

Un figurone assicurato!

 

Dente per dente
Francesco Muzzopappa
Fazi, giugno 2017
Pagine: 218
Prezzo: € 15,00

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa