Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli – Chiara Moscardelli

Strangolagalli è un piccolo comune in provincia di Frosinone, scelto da Chiara Moscardelli per ambientarvi il suo nuovo romanzo. Appassionata della famosa serie televisiva La signora in giallo, pare che l’autrice abbia voluto ricreare la sua moderna Cabot Cove digitando su Google “piccoli paesi con nomi assurdi”. La scelta è ricaduta proprio su questo borgo medievale, in cui è stato possibile allestire una sorta di microcosmo in cui inserire dei prototipi: il dottore, la parrucchiera, il parroco, il sindaco. Un luogo dove tutti si conoscono e sono amici; dove ognuno dà una mano a un compaesano in difficoltà, ma soprattutto dove chi viene da fuori non passa di certo inosservato.

La penna ironica di Chiara Moscardelli ha creato un nuovo personaggio: Teresa Papavero (detta Pap dalla sua migliore amica), zitella quarantaduenne frizzante e spiritosa, dotata di una memoria e uno spirito d’osservazione fuori del comune. Come in tutti i romanzi che si rispettino, ovviamente Teresa ostenta sicurezza, mentre in realtà è un soggetto complesso e si sente inadeguata. Troppo granitica la figura del padre, psichiatra di successo, per potersi confrontare; troppo doloroso l’abbandono da parte della madre, avvenuto quando Teresa aveva soli dodici anni.

Teresa Papavero ha dunque uno strano rapporto con le sparizioni che, quando capita, vive come una sorta di colpa e un fallimento personale.

Dopo gli studi in psicologia e il tentativo di diventare un profiler, sulle orme del padre, Teresa si è resa conto di non riuscire a combinare niente di buono, schiacciata dalle troppe aspettative nei suoi confronti. Lei, figlia del grande Professore che la ritiene una scema, puntualmente si lascia fregare dalla sua stessa ansia da prestazione, ed è quel che si dice la peggior nemica di se stessa.

Anche il tempestivo ingresso nel mondo del lavoro non ha dato buoni frutti, dapprima in un sexy shop, gestito dall’amica trans Solange, e poi in un fantomatico call center che all’improvviso ha chiuso i battenti, facendo trovare a Teresa, una mattina al suo rientro in ufficio, solo i muri deserti. Da qui la decisione perentoria: basta con Roma, la grande città, e ritirata strategica a Strangolagalli, il paese dove Teresa è cresciuta.

Quando inizia la storia, Teresa Papavero si è trasferita a Strangolagalli da quasi un anno. A Strangolagalli, infatti, non succede mai niente, o almeno, così è sempre sembrato. L’intento di poter trovare un po’ di pace (che nel suo caso coincide con l’oblio), sepolta viva nel B&B inaugurato con l’amica Gigia nella residenza di famiglia, fallisce. Anche quello, sì.

Perché invece a Strangolagalli succede di tutto. Teresa viene coinvolta nella morte di un giovane ragazzo conosciuto su un sito d’incontri e nella sparizione di una signora ospite del suo albergo. Inoltre, dovrà avere a che fare con lo sciupafemmine poliziotto incaricato delle indagini e con il ritorno di un ex, ora divenuto un reporter famoso e acclamato da tutti.

Mentre Strangolagalli subisce l’invasione dei media e si prepara alla sagra estiva, Teresa riuscirà a mettere a frutto le sue doti di detective: una vera e propria Jessica Fletcher, però più giovane e scostumata. E mi riferisco all’abbigliamento intimo della Papavero che tanto farà accendere i sensi del poliziotto, rimanenze di magazzino di quel suo accennato lavoro al sexy shop.

Teresa rischierà la vita in più occasioni, ma la sua personalità prorompente porterà le forze dell’ordine a non crederle mai del tutto. Solo così, contando sulle proprie forze, ella potrà acquistare fiducia e giungere alla conclusione di non essere poi tanto male.
Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli di Chiara Moscardelli (Giunti, maggio 2018) è un romanzo rosa, leggero e piacevolissimo, che si tinge di giallo. I dialoghi e le situazioni sono del tutto cinematografici, quindi sembra di guardare un film, dove si fanno tante risate.
Il finale, aperto, fa capire che Teresa Papavero tornerà presto con una nuova avventura, in quella che si vocifera essere una trilogia.

Io mi sono molto divertita, a leggerlo, e lo consiglio. Quando ci si diverte e il tempo passa in fretta, non ci si pongono troppe domande. Ai tempi de La signora in giallo, si guardavano le puntate con piacere, senza interrogarsi su quanti fatti delittuosi potessero mai accadere in un paese piccolo come quello di Cabot Cove. Quindi, perché mai domandarselo proprio a Strangolagalli?

 

Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli
Chiara Moscardelli
Giunti, maggio 2018
Pagine: 312
Prezzo: € 14,90

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa