Intervista a Sandro Bonvissuto

In quest’intervista lo scrittore Sandro Bonvissuto parla di sé e della sua passione per la scrittura. Abbiamo avuto modo di conoscerlo all’incontro di Tivoli, presso il Liceo Classico.

Come è nata l’idea di scrivere Dentro?
Avevo scritto alcuni racconti, erano episodi scissi fra loro. È stata la editor di Einaudi, Dalia Oggero, a comprendere come in realtà si trattasse già allora di un libro solo, organico.

Una frase che racchiude il libro?
Quella che dice il padre al figlio nell’ultimo racconto, quello della bicicletta, all’inizio del loro dialogo: «Mamma ha ragione, andando in bicicletta ti può capitare qualcosa di male, ma se non ci vai non ti succederà proprio niente, che è peggio».

Quando nasce la tua passione per la scrittura?
La passione credo di averla sempre avuta, l’occasione di fare un libro è arrivata quando avevo più di 40 anni.

Uno scrittore a cui sei più legato?
Come immaginerai ce ne sono molti, ma se devo fare un nome soltanto dico sempre e solo Albert Camus.

Tre aggettivi per descriverti?
Ma guarda ti lascio questa immagine: sono l’uomo normale, quello che puoi vedere al bar sotto casa mentre si prende un caffè. Ma sono anche il barista che glielo fa.

Prossimi progetti?
Sto lavorando ad un libro che uscirà per Einaudi, ma non è un romanzo; il romanzo vero ce l’ho tutto in testa e dopo questo vorrei scriverlo, perché sono stanco di portarmelo appresso, pesa.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice