Il segreto di mia sorella – Flynn Berry

Nora e Rachel sono sorelle e protagoniste di una storia inquietante, ambientata in un paesino della campagna inglese, dove invece ci si aspetterebbe di vivere in pace. Rachel è un’infermiera, un mestiere che ha deliberatamente scelto per poter venire a patti col suo passato. Aiutare il prossimo la rende in grado d’intervenire e persino cambiare le sorti di chi soffre.
Ma da cosa fuggono queste due donne, protagoniste di Il segreto di mia sorella di Flynn Berry, un thriller uscito agli inizi di settembre 2018 per Sperling & Kupfer?

Una notte di tanti anni prima, quando erano ancora adolescenti, le due ragazze avevano partecipato a una festa dove avevano bevuto parecchio e, al momento di tornare a casa, si erano divise. Mentre Nora era rimasta direttamente lì a dormire, Rachel aveva avuto la peggio. Rincasando da sola, era stata selvaggiamente picchiata da un pazzo che l’aveva tramortita e non era mai stato identificato.
Nora, sconvolta dal senso di colpa per non essere andata con lei, ha fatto della ricerca del colpevole la sua missione di vita, con la presenza attiva della sorella, nonché vittima traumatizzata.

Durante gli anni le due “detective improvvisate” hanno notato delle similitudini con diverse aggressioni subite da altre giovani donne, ma nulla di certo è mai emerso sull’identità del mostro.
Una tragedia però, da subito, squarcia il presente e catapulta il lettore nella storia, senza concedere il tempo di fare troppe riflessioni. Di Rachel ci si deve accontentare dell’immagine che ne dà la sorella, perché non la conosceremo mai. Nora giunge infatti a casa sua per trascorrere con lei il week end, come sono solite fare, ma la trova morta. Il suo cane è stato impiccato alla scala che porta al piano superiore e Rachel è là, assassinata da una serie selvaggia di pugnalate.

Chi può averle inferto tanta violenza? E soprattutto, può essere stato il medesimo uomo che anni prima l’aveva aggredita?
Il romanzo ha un ritmo incalzante e invoglia a giungere alla soluzione. Una prosa semplice, che mantiene costante l’uso del presente, crea volutamente un clima “nebuloso”. Quasi se la protagonista, Nora, si muovesse eternamente a rallentatore, perché sotto shock. Al lettore viene naturale sospettare di tutto e di tutti, dato che niente è come sembra.

Il passato è forse tornato a prendere la sua dose di dolore? Sembrerebbe di sì, ma dopo avere ampiamente soppesato ogni testimonianza (e senza troppo rivelare) si tornerà all’antica credenza che l’uomo sia il frutto del suo vissuto. Allo stesso tempo, però, per affrontare il presente egli abbia la necessità di comprendere appieno la storia. Solo venendo a capo di quel che è capitato allora, si potrà giungere a una soluzione.

Il segreto di mia sorella è un romanzo che consiglio a chi ama il thriller, al fine di mettersi alla prova con l’autrice e cercare di anticipare la comprensione dell’enigma. Chi predilige questo genere letterario usa farlo. Perché è nella “sfida” che sta buona parte del divertimento.
Qui forse qualcosa s’intuisce e molto altro invece coglie alla sprovvista. Una cosa è certa: il romanzo è ben scritto e non annoia. Il resto dipende dalle capacità investigative di ognuno di noi.
Io, per esempio, avrei potuto fare di meglio. Ma perché sono così contorta?

 

Il segreto di mia sorella
Flynn Berry
Sperling & Kupfer, settembre 2018
Pagine: 300
Prezzo: € 17,90

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa