Tre piani – Eshkol Nevo

Tre piani è un romanzo di Eshkol Nevo, uno scrittore nato a Gerusalemme nel 1971 anche docente di scrittura creativa, pubblicato nel marzo 2017 da Neri Pozza. È un’opera costituita da tre racconti lunghi, fra loro collegati, che si distingue per l’originalità dell’esposizione. 
La trama tratta della vita che si svolge all’interno di una palazzina medio-borghese nella cittadina israeliana di Tel Aviv, sebbene il tenore di vita non sia per tutti lo stesso. 

Al primo piano, s’intrecciano le vicende di due giovani coniugi, oberati dai molti impegni, che sono soliti affidare la figlioletta Ofri a una coppia di anziani che abita sullo stesso pianerottolo. L’anziano Hermann, però, soffre di Alzheimer, e un giorno si smarrisce mentre è in compagnia della bimba, tanto da far pensare al padre le peggiori cose. 

Al secondo piano si consuma il dramma di Hani, una donna sempre sola, poiché il marito è perennemente in viaggio per lavoro. “La vedova”, com’è chiamata dai condomini, non solo deve far fronte all’educazione di due figli piccoli, ma si trova a combattere contro la paura d’impazzire, com’era stato per la madre. Un giorno, bussa alla porta il cognato che non vedeva da tempo, perché rinnegato dal suo stesso fratello, quel marito così assente di Hani. L’uomo ha truffato alcune persone ed è in fuga. Deve nascondersi, visto che è ricercato anche dalla polizia. Hani non esita ad accoglierlo, felice di vederlo interagire e occuparsi dei suoi bambini. Lieta, insomma, di avere finalmente una compagnia. Ma Eviatar (questo il suo nome) sarà reale? Oppure soltanto il frutto del suo desiderio di avere qualcuno con cui condividere le giornate? 

Al terzo piano abita una donna che è stata giudice ma ora è andata in pensione. Suo marito è morto e lei gli parla attraverso una vecchia segreteria telefonica che gli è appartenuta, lasciando dei lunghi messaggi vocali. Il rapporto interrotto col figlio, in seguito ad un fatto grave accaduto, che lo aveva fatto allontanare dai genitori in maniera definitiva, sarà un incentivo a cambiare vita. 

Inquilini con dei problemi che incrociano le loro esistenze e si osservano da lontano, l’un l’altro, senza troppa concreta partecipazione. Gente che nel proprio appartamento vive un dramma e avverte il disperato bisogno di comunicarlo a un interlocutore fidato. Venendo al sodo solo in un secondo tempo, dopo avere prima raccontato “altro”. 

L’importante è parlare con qualcuno. Altrimenti, tutti soli, non sappiamo nemmeno a che piano ci troviamo, siamo condannati a brancolare nel buio, nell’atrio, in cerca del pulsante della luce.

L’originalità, in questo romanzo, sta proprio nel “come” queste storie vengano raccontate. Dalla voglia di scoprire di più, che l’autore riesce ad evocare. Tre vicende che seguono l’idea di Freud per definire la psiche umana: Es, Io e Super-io, qui per noi messi in condizione di esplicarsi e di palesarsi.

L’Enciclopedia delle idee mi ha aiutato a ricordare che al primo piano risiedono tutte le nostre pulsioni e istinti, l’Es. Al piano di mezzo abita l’Io, che cerca di conciliare i nostri desideri e realtà. E al piano più alto, il terzo, abita sua altezza il Super-Io. Che ci richiama all’ordine con severità e ci impone di tenere conto dell’effetto delle nostre azioni sulla società.

Tre piani, appunto. Un libro davvero consigliato.

Tre piani
Eshkol Nevo
Neri Pozza, marzo 2017
Pagine: 256
Prezzo: € 17,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa