L’ora di Agathe – Anne Catherine Bomann

L’ora di Agathe (Iperborea, 2019)è il romanzo d’esordio di Anne Catherine Bomann, una poetessa e psicologa danese che è stata anche campionessa nazionale di ping-pong. Curato nei minimi dettagli – in un’intervista l’autrice ha dichiarato di avere impiegato ben tre anni per darlo alle stampe – è il classico esempio di libro autopubblicato divenuto caso letterario, attualmente in corso di traduzione in diciotto Paesi.

Non è mai troppo tardi per cambiare, questo il messaggio di fondo. Ci si evolve in base a chi s’incontra sul proprio cammino e inaspettate sono le direzioni che un rapporto umano può prendere. Non vi sono ruoli prestabiliti, a definire i personaggi, poiché a poco a poco vengono a mancare le definizioni e i nitidi confini. Una storia di solitudine che però apre una breccia alla speranza.

Siamo in una cittadina francese degli anni Quaranta. Un anziano psicanalista conta con sollievo i giorni che mancano al pensionamento. 

Se fossi andato in pensione a settantadue anni, avrei avuto davanti i miei ultimi cinque mesi di lavoro. Il che corrispondeva a ventidue settimane e voleva dire che, se tutti i pazienti si fossero presentati, mi restavano esattamente ottocento incontri.

Celibe e solo al mondo, egli è stanco delle lamentele dei suoi pazienti. Si alterna fra lo studio, dove ad aiutarlo c’è la segretaria Madame Surrugue, e l’appartamento ereditato dai genitori che è rimasto immutato. Quando è in casa, ama origliare quel che fa il suo vicino, senza mai averlo visto o sapere chi sia.

Ma ecco che all’improvviso irrompe la fragile Agathe, una giovane tedesca con problemi di depressione, che pretende di diventare sua paziente. Una donna affascinante che pone fine all’apatia del medico, facendogli riscoprire l’antica gioia di interessarsi alle cose. Una preoccupazione genuina riguardo al malessere altrui, che lo spingerà a rendersi utile. 

Psicanalista e paziente, per certi versi si scoprono simili, poiché il male di vivere accomuna entrambi. Agathe è capace di invertire i ruoli, obbligando il vecchio terapeuta a mettere in discussione tutta la sua vita.

Ma dottore, come può passare l’esistenza ad alleviare il dolore degli altri, se non ha consapevolezza del suo?

L’ora di Agathe è un romanzo scorrevole, che si legge in un soffio. Dove i brevi capitoli sono introdotti da titoli, anziché dai classici numeri. Ma soprattutto dove scoprire verità universalmente condivise, che non risentono del tempo che passa, essendo sempre attuali. Dinamiche con cui misurarsi, che permettono di fare un po’ di chiarezza riguardo i traumi del passato. Da cui, purtroppo, nessuno è esente.
Insomma, un gioiello di romanzo, vivamente consigliato!

L’ora di Agathe
Anne Cathrine Bomann
Iperborea, febbraio 2019
Pagine: 154
Prezzo: € 15,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa