Intervista a Raffaele Messina
In quest’intervista parliamo con lo scrittore Raffaele Messina, che ha presentato il 21 gennaio il suo libro Artemisia e i colori delle Stelle a Tivoli presso il Museo della Città durante l’evento organizzato da Antonio Capitano.
Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
È nato da una duplice esigenza: restituire Artemisia a se stessa e restituirla a Napoli, sua seconda patria dopo Roma in cui è nata.
Restituire Artemisia a se stessa, andando oltre lo stereotipo della pittrice che si vendica dello stupro subito dal suo maestro di prospettiva dipingendo Giuditta che sgozza Oloferne. Artemisia ha dipinto molto altro: capolavori che con lo stupro non c’entrano affatto. E, inoltre, Artemisia non ha sofferto soltanto di stupro: è stata una madre che ha visto morire tre dei suoi figli, ancora bambini; è stata un’imprenditrice della pittura che ha messo su una fiorente bottega e ha sostenuto difficoltà e truffe di ogni sorta; è stata una donna amata in gioventù da uomini facoltosi, ma poi invecchiata da sola.
Restituirla a Napoli, perché la capitale del Viceregno non è stata una semplice tappa come Firenze, Venezia, Genova, Londra, ma la sua seconda patria, dove ha vissuto e lavorato per oltre vent’anni.
Artemisia e la sua arte, la prima donna che fece parte dell’Accademia a Firenze come la descriverebbe con tre aggettivi?
Competente, caparbia, consapevole.
Cosa rappresenta la scrittura per lei?
Vivo la scrittura come impegno intellettuale e civile: scrivo solo se penso di avere qualcosa di nuovo, di interessante e di utile da dire. E la vivo anche come un lavoro: scrivo per guadagnare, certo poco rispetto alla fatica che mi costa, ma non scrivo per diletto.
Qualcosa sulla presentazione a Tivoli?
Grazie. Grazie all’Assessorato alla Cultura, che mi ha invitato, e ad Antonio Capitano, che mi ha accolto nella Sala delle conferenze del Museo della Città. Ho trovato una bella atmosfera: ho letto nello sguardo dei presenti interesse e apprezzamento per un’Artemisia diversa da quella che si attendevano, eppure più ricca, più interessante, più convincente.
Prossimi progetti?
Tanti. Ma sui progetti mi permetta un velo di riserbo.