Massimiliano Bellezza: dal buio alla luce

Lo avevamo conosciuto con il suo ultimo libro, Quando cala il buio, un thriller che ci trascina nella paura ma anche nel coraggio. Massimiliano Bellezza è uno scrittore ispirato dai serial killer americani, e che ha saputo rappresentare un ambiente circoscritto da diverse personalità, come la saggezza, l’altruismo, la paura, l’angoscia. Lo abbiamo incontrato, e ci ha insegnato perché la paura scaturisce dall’ignoto.

Com’è nata la trama del suo libro?
Il mio pensiero iniziale è stato quello di creare una scena circoscritta in cui il senso di claustrofobia, l’essere braccati la facessero da padroni. Un’ispirazione, se vogliamo, l’ho avuta dai film nei quali, all’interno di un ambiente più o meno delimitato, si trovano a dover fronteggiare la morte un numero ristretto di persone. Da questa premessa, ho poi creato tutto il telaio che vi ruota attorno: la figura di questo serial killer.

I personaggi sono tutti diversi tra loro, lei a quale è più affezionato?
Ho cercato appunto di rendere i personaggi eterogenei, ognuno con un carattere ben definito, però ho tenuto sempre con un occhio attento alla storia e alle sensazioni da trasmettere: in questo libro infatti non mi sono dilungato molto sugli aspetti caratteriali. Venendo più strettamente alla domanda, mi sono accalorato soprattutto per Gary, che fin dalle battute iniziali inerenti al gruppo sembra essere il più saggio e sicuro di sé, restando pur sempre un ragazzo. Lui perché rappresenta il coraggio nonostante la paura, l’angoscia; lui perché rappresenta l’altruismo oltre la vita.

Perché si ha paura del buio secondo lei?
Perché rappresenta l’ignoto, ciò che non si vede. E ciò che non si vede, che si cela nell’ombra, fa paura: si è privi di contromisure per fronteggiarlo. È un concetto banale, anche viscerale, ma suggestionante. La paura del buio colpisce molto l’immaginario ed è alimentata anche da varie leggende metropolitane. Chi non ricorda il Babau, invocato per tenere buoni i bambini: si aggira nella notte, il Babau.

Che tipo di libri legge e quali sono i suoi preferiti?
Leggo principalmente thriller: è il genere che preferisco. Mi piacciono anche i romanzi di avventura. Adoro le trame intricate della giallista per eccellenza Agatha Christie. Ultimo riferimento ma non meno importante, anzi il maggiore ispiratore della mia breve storia come scrittore, è Stephen King: di lui amo la meticolosità nel descrivere le scene più agghiacciati, la grande capacità di inondarti con le sensazioni tremebonde dei suoi mondi dominati dalle ansie e dalle angosce. Le nostre paure più ancestrali vengono a galla sotto la sua penna.

Chi è Massimiliano Bellezza nella quotidianità?
Un tecnico aeronautico. Una persona che si confonde tra la folla. Un “Ordinary Man” come recitava la canzone dei Fool’s Garden. Una persona che cerca di dare vitalità all’esistenza attraverso la scrittura, la sua maggiore passione.

Ci sarà un seguito? Ha altri progetti in cantiere?
In cantiere, il seguito? Chi lo sa, non mi pronuncio mai se un progetto è in corso, molti gli elementi che lo potrebbero destabilizzare, molta la delusione se fallisce. Maggiore se se ne è parlato tanto. Credo che il messaggio sottinteso sia arrivato.

 

 

 

 

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist